Un 2 a 3 rocambolesco | spiana la strada verso la B - Live Sicilia

Un 2 a 3 rocambolesco | spiana la strada verso la B

Partita combattuta e spettacolare, ma alla fine il risultato è impietoso. Rosanero ormai vicini al baratro, lo dimostrano le lacrime dei giocatori a fine partita. L'oscar del campionato? Sicuramente ai tifosi, grandi anche oggi nello spingere la squadra.

Serie A/36esima giornata
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PALERMO – Se non è finita, questa volta, poco ci manca. Il Palermo cade in casa e vede ormai allontanarsi la speranza di poter riaggianciare il Genoa, che pareggia a Torino e si porta a quattro punti dai rosa, a due giornate dalla fine. L’Udinese vince 3-2 al termine di una partita rocambolesca, che ha visto i rosa tornare in vita per due volte ma arrendersi al gol di Benatia, complice un’altra piccola papera del portiere Sorrentino, che però aveva intuito qualche minuto prima un rigore calciato malissimo da Di Natale.

L’oscar del campionato va sicuramente alla tifoseria rosanero, precisamente alla curva nord che al termine della gara che ha virtualmente condannato il Palermo, ha applaudito la squadra, come accade solo in Inghilterra. Una scena incredibile che va evidenziata perché questi tifosi non meritano assolutamente di retrocedere, hanno mostrato tutto il loro attaccamento alla maglia, cantando, incitando una squadra costruita malissimo e massacrata da Pietro Lo Monaco che a gennaio ha solo dato fuoco alle macerie di una formazione che annaspava. L’Udinese, per quello che si è visto oggi, ha nettamente meritato la vittoria: ha giocato meglio, ha sfruttato le ripartenze e quando si è ritrovata a ridosso dell’area di rigore rosanero, ha colpito senza pietà.

E se Guidolin aveva riportato dopo 33 anni il Palermo in A, in maniera rocambolesca lo riporta in B, vincendo al Barbera. Le lacrime di Miccoli probabilmente suonano da verdetto finale, anche se la matematica tiene ancora in vita – formalmente – il Palermo che domenica giocherà al Franchi contro la Fiorentina, mentre il Genoa a Marassi avrà il match-point contro un’Inter già in vacanza e senza obiettivi.La cronaca. Sannino conferma la formazione della vigilia e in avanti dà spazio alla coppia Ilicic-Miccoli. Nell’Udinese tandem Di Natale-Muriel. Minuto di silenzio non rispettato per Giulio Andreotti, fischi assordanti da tutto lo stadio. Palermo subito in avanti, Miccoli sfiora il gol dopo due minuti. All’8’ Barreto ci prova dalla distanza, Brkic in angolo. Dopo un minuto però friulani avanti con Muriel, bravo a colpire in contropiede. I rosa accusano il colpo e provano a ripartire. Barreto intanto viene ammonito per simulazione in area bianconera, le immagini dicono che il centrocampista rosanero subisce comunque una leggera spinta. Al 34’ finalmente un rigore per netto atterramento ai danni di Miccoli. Lo stesso capitano trasforma il penalty che porta al pari i rosanero. Subito dopo annullato giustamente un gol a Dossena per fuorigioco dopo che Barreto aveva impegnato seriamente Brkic con una capocciata diretta all’angolino. Inizia la ripresa, nessun cambio.

Al 49’ Miccoli da due passi spara alto, incredibile. Dopo un minuto ancora Miccoli da buona posizione prova il pallonetto che però si spegne fuori. Al 53’ incredibile rigore concesso all’Udinese per mano di Aronica, ma le immagini dicono che il palermitano non tocca. Sorrentino però fa il miracolo e para su Di Natale. Boato al Barbera. Il Palermo prende coraggio e inizia ad attaccare anche se lo fa con affanno e idee poco lucide. Al 64’ la doccia gelata con il gol di testa di Angella. I friulani poi colpiscono il palo con Badu. Entrano intanto Garcia ed Hernandez. Proprio Abel all’81’ trova il pari con un gran gol dalla distanza, un colpo da biliardo. Ma il calcio a volte è assurdo ed ecco che su papera di Sorrentino arriva il gol di Benatia.


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