Variante Delta, contagi tra i medici: 'Il vaccino ci ha salvati'

Variante Delta, contagi tra i medici: ‘Il vaccino ci ha salvati’

Dalla Fiera alla sala operativa del 118. Il vaccino protegge.

PALERMO- Anche questa storia, per come si è sviluppata nel tempo, dimostra l’importanza della vaccinazione. E’ la storia di un medico, uno dei più apprezzati dell’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo, vaccinato e contagiato con la variante Delta. Qualche giorno con un po’ di febbre e poi niente più sintomi. Ma la notizia importante è anche un’altra: nessuno di quelli che lavorano con lui ha subito il contagio del Covid. E il fatto nuovo, da sottolineare, è questo: è passato del tempo, tutte le verifiche sono state portate a termine, e non c’è stato alcun focolaio. Nessuno è finito in ospedale.

“Abbiamo mangiato insieme”

“Il medico è un mio strettissimo collaboratore – dice il commissario Covid, il dottore Renato Costa -. Il giorno prima che accusasse dei sintomi lievi eravamo a tavola insieme e si mangia, com’è ovvio, con le mascherine calate. Io non sono stato contagiato, nessuno dei miei collaboratori è stato contagiato. E si trattava della variante Delta. Ecco l’ennesima dimostrazione dell’importanza del vaccino”.

Contagio più difficile

“Ci siamo resi conto di un dato – continua il commissario Costa – il vaccinato contagia con estrema difficoltà e si contagia con estrema difficoltà. Noi viviamo come un unico gruppo familiare, sempre a contatto. Ecco perché il vaccino è una garanzia contro i sintomi gravi. Lo dicono con ampia esperienza i dati della realtà”.

La sala operativa del 118

Ricordate il focolaio nella sala operativa del 118, a Palermo? Da sei giorni non ci sono più nuovi positivi. I contagiati sono sempre quelli. Stanno tutti bene e cominciano a negativizzarsi. Il vaccino funziona.

I dati della terapia intensiva

E che il vaccino funzioni lo dicono anche i numeri della terapia intensiva dell’ospedale ‘Cervello’. Su dodici pazienti presenti nella terapia intensiva Covid dell’ospedale ‘Cervello’, nove sono non vaccinati. I tre pazienti vaccinati, oltretutto, presentano tutti prognosi con possibilità di sviluppo migliori. Lo abbiamo scritto qui.


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