Palermo, altri tre casi di violenza: in città cresce l'allarme

Pestaggi, testate e liti: allarme violenza, altri tre casi a Palermo

Allo Zen pestato un uomo: la sua casa è stata incendiata
IL FENOMENO
di
2 min di lettura

PALERMO – Dallo Zen a Capaci, passando per viale Regione Siciliana. A Palermo tre nuovi episodi di violenza alimentano l’allarme violenza. Davanti a uno dei supermercati Lidl che si trova sulla circonvallazione, si è registrata l’ennesima aggressione. Ad avere la peggio è stato un addetto alla sicurezza che ha sorpreso un ragazzo mentre rubava alcuni prodotti dagli scaffali.

Lo ha seguito, poi ha tentato di bloccarlo mentre stava per fuggire. Il giovane si è subito divincolato colpendolo con una testata e ha così fatto perdere le sue tracce. Da viale Regione Siciliana è stato lanciato l’allarme e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri che hanno avviato le ricerche per rintracciare l’aggressore. Quest’ultimo potrebbe essere stato ripreso dalle telecamere, al vaglio ci sono le immagini del circuito di videosorveglianza.

L’agguato allo Zen

Al centro di un altro caso di estrema violenza, ancora una volta lo Zen. Un uomo è stato prima picchiato, poi la sua abitazione è stata data alle fiamme: il suo cane è morto nel rogo. La vittima è stata trasportata in ospedale, ha riportato lesioni in tutto il corpo, ma non sarebbe in pericolo di vita. Indaga la polizia che sta cercando di fare luce sugli episodi che ormai da mesi hanno portato la tensione nel quartiere a livelli altissimi, tra incendi e colpi di fucile sparati alle saracinesche di alcune attività commerciali e di garage.

Tensione alta da marzo

A fine maggio sono stati dati alle fiamme un centro scommesse e un’auto, a marzo erano invece andati a fuoco una macelleria e una panineria-polleria. Si indaga sullo droga e le scommesse clandestine, ma non si esclude che alla base dell’escalation di violenza allo Zen ci sia lo scontro tra due gruppi familiari, che sarebbe ormai degenerato.

Maxi rissa a Capaci

Ma non va meglio in provincia, dove nella notte ha preso vita una maxi rissa. Coinvolti, ancora una volta, gruppi di giovanissimi che se le sono date di santa ragione davanti a una panineria in via Papa XIII a Capaci. Hanno seminato il panico con urla, calci e pugni e chi si trovava in zona ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine che hanno fatto scattare la denuncia per sette persone.

Tre denunciati nel centro storico

Il 28 maggio, in pieno centro a Palermo, un’altra rissa ha provocato la denuncia di tre giovani con età compresa tra i 22 e i 24 anni. Un fenomeno in escalation che, dopo la strage di Monreale, fa crescere la preoccupazione.

Sprangate in via Imera

Due giorni fa, un uomo dello Sri Lanka che gestisce un’attività commerciale in via Dante è invece stato preso a sprangate in via Imera ed è stato ricoverato in condizioni disperate: si indaga per tentato omicidio. Un vero e proprio allarme sociale, come ha confermato a LiveSicilia il criminologo Nicolo Malizia: “Le statistiche parlano di un fenomeno in calo, ma la realtà è ben diversa. L’età dei malviventi si abbassa, i giovani escono di casa già pronti alla rissa, si sentono onnipotenti”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI