"Panucci è rimasto un giocatore,| non è pronto per fare il dirigente" - Live Sicilia

“Panucci è rimasto un giocatore,| non è pronto per fare il dirigente”

Il patron rosanero torna sulle dimissioni dell'ex terzino. "E' una cosa che ha sconcertato anche me", dice Zamparini, che spiega la sua versione dei fatti. E sul nuovo assetto societario spiega i nuovi innesti nell'organigramma del club di viale del Fante.
Zamparini: "A giugno arriva Perinetti"
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Dopo le dimissioni di Christian Panucci, parla il presidente rosanero, Maurizio Zamparini che racconta la sua versione sui motivi che hanno indotto l’ex calciatore a dare le dimissioni da responsabile dell’area tecnica rosanero: “E’ una cosa che ha sconcertato anche me. E’ la terza volta in 15 giorni che ho una frizione con lui – ha dichiarato Zamparini in conferenza stampa –  forse  non capisce ancora che fare il dirigente è diverso da fare il calciatore. Quando si è accorto di come sono andate le cose in merito all’intervista che ho rilasciato ieri a una radio avrebbe dovuto prendere il telefono e scusarsi. Non l’ha fatto, anzi mi ha mandato la lettera di dimissioni. Peccato, perchè ha grandi potenzialità, ma forse caratterialmente non è pronto a svolgere un determinato ruolo. Lui il direttore sportivo non può farlo e la società non deve pentirsi di niente. Oggi, probabilmente, a lui sarà tutto passato, ma per me no. Auguro a Panucci tutto il bene possibile, è un ragazzo d’oro, non attaccato ai soldi. Sono dispiaciuto perchè con l’esperienza di Perinetti poteva crescere molto”.

Poi, il presidente rosanero torna alla vicenda di ieri che ha portato all’addio dell’ex opinionista di Sky: “E’ rimasto un giocatore. Ieri si è arrabbiato per delle mie dichiarazioni a una radio che ho successivamente fatto smentire sul sito del Palermo per tranquillizzarlo. Panucci forse pensava di dover gestire tutto da solo, io invece non gli avevo dato carta bianca. Doveva svolgere un lavoro di squadra, insieme a me, Perinetti, Cattani, che è un bravissimo ragazzo. Ieri gli ho mandato due righe e gli ho detto che un bravo direttore sportivo deve lavorare nell’ombra, come Bigon a Napoli o Sartori al Chievo”.

Quindi Zamparini ha spostato l’attenzione su Perinetti: “Ho parlato col presidente del Siena Mezzaroma, a fine stagione Perinetti arriverà qui con il ruolo di vicepresidente esecutivo. Si occuperà lui di rappresentare il Palermo in Lega calcio. Perinetti gestirà la parte sportiva del club mentre Patricio Teubal si occuperà della parte gestionale. Dopo l’arrivo di Perinetti e Teubal verranno individuati altri collaboratori. Serve una persona in grado di filtrare i rapporti fra la squadra e me”. Zamparini non lo ha detto, ma ha ingaggiato anche Beppe Corti, già consulente tecnico di Rino Foschi nei primi anni della sua gestione palermitana, e oggi in forza all’Atalanta. “Voglio seguire il modello dell’Udinese, in modo da rinforzare lo staff degli osservatori e realizzare un’evoluzione anche verso nuove tecniche nell’applicazione della medicina sportiva”. Si parla anche degli arabi: “Dovevano venire la settimana scorsa e hanno ritardato di 15 giorni. Gli arabi sono calmi, non hanno la nostra fretta. Loro verranno per parlare con me, se poi vorranno vedere una partita si vedrà. Dipende da quanti giorni si fermano”.


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