Per due ore l’aeroporto è stato paralizzato. Check-in a rilento. Lunghe file e ritardi di tre ore. Una passione. Quattro i voli cancellati, due in arrivo e due in partenza. Per Roma Fiumicino e per Milano. Ritardi anche di tre ore per i collegamenti con il capoluogo milanese. Anche oggi sono proseguite le iniziative sindacali in sostegno dei lavoratori Alitalia dell’aeroporto “Falcone e Borsellino”. Oggi Cgil, Cisl, Uil e Ugl, assieme alle categorie dei trasporti, del commercio e delle comunicazioni e a una delegazione di lavoratori di Catania, si sono riuniti in assemblea all’interno dello scalo per fare il punto sulla situazione.
Ai lavoratori è arrivata la solidarietà e il sostegno dei sindaci di Cinisi, Terrasini e Carini che sono intervenuti all’assemblea. “Abbiamo trasmesso al sindaco di Palermo, al presidente della Regione siciliana e al presidente della Provincia le richieste – si legge in una nota sindacale – di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali dello scalo palermitano, dell’Alicos (call center Alitalia), di riassumere i lavoratori licenziati ex Meridiana ed ex cooperativa carrellisti e di sostenere l’attuale classificazione dell’aeroporto”. Domani alle 15.30 i lavoratori si raduneranno davanti Palazzo dei Normanni dove i sindacati incontreranno la commissione Turismo dell’Ars. “Se dal governo non avremo risposte precise – dice Giacomo Rota segretario regionale della Filt Cgil – oltre al pacchetto di 15 giorni di sciopero proclamato dalle segreterie nazionali, ne proclameremo alcuni localmente. Non accettiamo di ridurre lo scalo palermitano in uno turistico”.
di Ignazio Marchese