PALERMO – Iniziato il trasferimento degli animali da Parco d’Orleans. Dopo la nota ufficiale del presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha riconosciuto a Nicola Lauricella la proprietà degli animali e lo ha invitato a trasferirli altrove, le gabbie dello storico giardino che tanti bambini, di più generazioni, hanno avuto modo di visitare iniziano a ‘svuotarsi’. E le prime ad andare via, nel corso della giornata di lunedì, sono state le antilopi. Queste raggiungeranno il Parco ‘Le Dune’ di Ravenna, a Mirabilandia “con una fatica immensa – fa sapere Lauricella -. Per trasferire questi animali ci vuole il benestare della commissione scientifica di Roma, trattandosi di specie protette. Il furgone, inoltre deve essere speciale e bisogna tenere presente che queste specie non possono essere spostate tutte insieme. Non abbiamo mica l’arca di Noè e, anche in quel caso, bisognerebbe comunque attendere i dovuti lasciapassare. Non parliamo di mobili o scatole, ma di esseri viventi e vanno rispettate delle regole”.
I prossimi ad abbandonare il parco a pochi passi da piazza Indipendenza, mettendo un punto ad una tradizione lunga sessant’anni, saranno i gufi. Poi, toccherà ai pesci. Gli animali andranno via tutti anche se “la tempistica non può essere ipotizzata su due piedi”. “Ho il cuore spezzato – continua Lauricella – ho continuato con amore la tradizione intrapresa da mio padre anni fa ma la Sicilia, come spesso accade, non riconosce i propri tesori perdendo così un parco ornitologico di prestigio, che si collocava fra i primi in Europa”.
Intanto, oltre al colpo al cuore di Lauricella, c’è un costo non di poco conto da tenere in considerazione. Per il trasferimento delle sole antilopi la famiglia Lauricella ha già speso oltre 4 mila euro mentre per il trasloco di tutti gli animali ne spenderà ben 62 mila. Le scelte sono comunque già state fatte e i piani sono chiari: “Stiamo regalando tutti gli animali – dice ancora Lauricella – che andranno in Olanda, in Germania ma anche in varie parti d’Italia. Tutto nel rispetto dei processi di riproduzione delle diverse specie”.
Il costo annuo per mantenere il parco oscillerebbe tra i 400 e i 500 mila euro. Ma Nicola Lauricella si dice disposto a gestirlo con meno di 300 mila euro all’anno. “Se vuoi qualcosa con tutto te stesso – dice – sei disposto a fare grandi sacrifici. All’interno del parco, infatti, appena pochi mesi fa il personale era di undici persone. Oggi, sono rimasti in tre. “Abbiamo licenziato cinque dipendenti – aggiunge – e ne abbiamo messi tre in cassa integrazione. Mi davano 270 mila euro? Bene andavamo avanti con quelli, stringendo i denti come stavamo già facendo. Non sono stati in grado di fare una proposta seria”. E Lauricella non le manda certo a dire: “Basterebbe – conclude – licenziare qualche consulente della Regione per mantenere in piedi il parco. Ma il presidente Crocetta ha intrapreso questa strada e noi saremo costretti ad andare via”.
E questa mattina all’arrivo delle telecamere di Livesicilia il Parco era quasi deserto, con gli unici suoni presenti emessi dagli uccellini che, presto, andranno via. “Non può essere vero, mi piange il cuore – dice Giulio Mannoia, un nonno che tiene per mano la nipotina intenta ad osservare i daini -. Sessant’anni di storia gettati via. Portavo i miei figli qui e adesso vengo di tanto in tanto con i nipotini. Cosa ne sarà – conclude – di questo splendido parco? Spero non venga abbandonato e lasciato all’incuria come spesso accade in Sicilia”.