Tifosa del Palermo per questioni di… famiglia. Silvana Zamparini, figlia del presidente del club di viale del Fante, si è appassionata ai colori rosanero come il vulcanico papà. E soffre nel vedere gli attacchi piovuti sul numero uno del Palermo, storiacce di presunte partite “comperate” nella prima stagione dell’era Zamparini e, altrettanto presunti, rapporti poco limpidi di alcuni ,uomini chiave della società con la criminalità organizzata.
Silvana Zamparini, sentita l’ultima intervista di suo padre?
“Sinceramente no, ne rilascia tante. Quando lo vado a trovare è quasi impossibile parlare con lui. Quel telefonino
gli squilla in continuazione. È un generoso, non si nega mai a nessuno”.
Ha detto, fra le altre cose, di aver paura di avere disturbato qualcuno con i progetti del centro commerciale e del nuovo stadio…
“Una frase da non intendere certamente come sentore di paura. Fa supposizioni, si chiede soltanto se sta pestando i piedi a qualcuno, cosa spinge certe persone ad accusarlo di azioni disoneste. È il solito vizio italiano…”.
Quale?
“Si lanciano accuse e si dà per scontato che siano realtà incontrovertibili. Si condanna la gente prima ancora che venga accertata la verità. È naturale che un tipo come mio padre, che cerca di fare tutto con trasparenza, ci resti male e sia amareggiato. Ma escludo che abbia paura, si figuri. Se avesse avuto qualsiasi timore non avrebbe mai messo
piede a Palermo”.
Come l’ha sentito ultimamente?
“Sconforto, rabbia e delusione sono i sentimenti prevalenti nell’animo di mio padre. Ma dubito che mollerà, al
Palermo e ai palermitani vuole troppo bene”.