Partenza in salita per la Finanziaria, è già ritardo sulla tabella di marcia - Live Sicilia

Partenza in salita per la Finanziaria, è già ritardo sulla tabella di marcia

Tre commissioni di merito all'Ars devono ancora concludere il lavoro

PALERMO – Tre commissioni su cinque che devono ancora ultimare il loro lavoro, poi la battaglia in commissione Bilancio. Parte in salita il percorso della Finanziaria regionale. Soltanto due delle cinque commissioni riunite nella seduta di giovedì hanno ultimato l’esame di merito della legge di stabilità per le parti competenti. Mancano all’appello le commissioni Affari istituzionali, Attività produttive e Ambiente. Il primo step delle commissioni finirà soltanto lunedì 4 dicembre, fuori dal tempo limite di sabato 2 che era stato fissato dalla conferenza dei capigruppo. A quel punto gli occhi saranno puntati sulla commissione Bilancio, dove potranno essere ripresentati tutti gli emendamenti bocciati nelle ultime ore.

La bocciatura della norma sugli incendi

Tornerà anche la norma dell’articolo 1 che crea una riserva del 3% sugli stanziamenti per Comuni, Città metropolitane e Liberi consorzi da destinare ad attività di prevenzione degli incendi. La prima commissione ha dato parere negativo ma il governo intende ripresentarla, anche perché voluta dal presidente della Regione Renato Schifani per avere un’arma in più contro i roghi. “Una misura necessaria”, ha spiegato l’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina.

Laccoto e il caso in prima commissione

La bocciatura del comma sulle iniziative degli enti locali contro gli incendi è l’ennesima prova dei malumori nel centrodestra. Tra i voti contrari c’è stato anche quello di Pippo Laccoto, che è anche sindaco di Brolo. Un voto che l’esperto parlamentare leghista ha rivendicato anche con i colleghi sindaci della provincia di Messina. “Ho espresso convinto apprezzamento per lo spirito della norma – spiegherà in tarda serata Laccoto -. La necessità di votare una modifica squisitamente tecnica per rendere il provvedimento immediatamente attuabile non inficia la validità di una struttura normativa che va nella direzione individuata a tutela dei territori e dell’ambiente. La volontà della maggioranza è chiara, tanto da concordare le modifiche tecniche da votare in Commissione”.

La giornata difficile della maggioranza

Al di là dei tecnicismi, è stato un giovedì difficile per la maggioranza tra numeri risicati nelle commissioni e qualche colpo dal fuoco amico. Il Movimento per l’autonomia, ad esempio, in commissione Salute ha provocato qualche grattacapo al governo con degli emendamenti che in un primo momento non avevano trovato il via libera dell’Esecutivo. Si tratta di incentivi per far fronte alla carenza di medici negli ospedali periferici e li ha presentati Giuseppe Lombardo, che ha poi auspicato “lo stesso proficuo confronto tra governo e forze politiche in Aula”. Una misura condivisa anche dal Movimento cinque stelle. A fine giornata, infatti, la tensione cala grazie anche all’interessamento del vice presidente della Regione Luca Sammartino, che getta più di un ponte verso i deputati di maggioranza e opposizione.

Occhio alla clessidra

A fine serata anche l’assessore all’Economia Marco Falcone ha professato ottimismo: “Il testo della Finanziaria è stato esitato favorevolmente dalle commissioni Cultura e Salute con l’impegno di tutti i deputati di maggioranza, così sarà anche la prossima settimana nelle altre commissioni”. La clessidra, però, non si ferma e l’obiettivo del via libera definitivo alla manovra entro il 31 dicembre sembra ora più complicato.


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