"Nuove ispezioni negli enti | A giorni pronto il Piano giovani" - Live Sicilia

“Nuove ispezioni negli enti | A giorni pronto il Piano giovani”

"In questi mesi, nel settore, ne ho viste di tutti i colori. Non mi sento di escludere più nulla". Intanto, presentato il progetto per la creazione di 14 Poli tecnico-professionali: "Un'opportunità per i giovani e un modo per collegare finalmente i mondi della scuola, della Formazione e del lavoro"

Formazione. L'assessore Scilabra
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PALERMO – “Ormai da questo settore ci aspettiamo di tutto”. Sono partite le nuove ispezioni nei confronti degli enti di Formazione siciliani. E l’assessore Scilabra non se la sente di escludere nuovi “problemi”, dopo lo stop all’accreditamento a tre di questi soggetti, pochi giorni fa. Una decisione condita dalla scoperta della presenza di un dipendente della Regione al vertice di uno di questi. “Sorpresa di aver scoperto che un regionale guidava un ente di Formazione? Non più di tanto – commenta Nelli Scilabra – in questi mesi ne ho viste davvero di tutti i colori”.

E del resto, già alcuni mesi fa l’assessorato aveva avviato un monitoraggio per verificare possibili casi di incompatibilità: “Vero, ma in quel caso – precisa l’assessore – ci eravamo soffermati sul nostro assessorato e avevamo verificato la sussistenza di vincoli di parentela con dipendenti regionali che si occupavano di Formazione. Abbiamo trovato qualche caso, e siamo intervenuti attraverso le rotazioni”.

Ma in questi giorni il settore attende la “notizia delle notizie”. La pubblicazione del nuovo piano dell’offerta formativa, che poggerà su Piano giovani. “Stiamo provando – spiega Nelli Scilabra – a fare le cose davvero perbene. Io sto incontrando associazioni di categoria, sindacati e addetti ai lavori. In alcuni casi, abbiamo dovuto rimodulare completamente il Piano, visto che prevedeva, ad esempio per lo start up, di trasferire la maggior parte delle somme agli enti. Noi invece siamo intervenuti spostando quei contributi, e parliamo di oltre trenta milioni, direttamente alle persone che vogliono avviare una nuova attività imprenditoriale”.

Ma nel settore i dubbi e le preoccupazioni rimangono vastissimi. Anche ieri la Cisl ha sottolineato come 2.500 famiglie oggi non abbiano alcuna certezza sul proprio futuro. “Incontrerò la Cisl a giorni – ha annunciato la Scilabra – però una cosa mi fa riflettere. Dopo oltre trent’anni durante i quali si è gestita la Formazione nel modo che sappiamo, all’improvviso tutti, dai sindacati agli enti, alla politica si sono accorti della necessità di riformare il sistema. E pensano che vada fatto tutto in un anno. Io non ho la bacchetta magica. Ma credo che stiamo già andando nella direzione giusta”.

E nella direzione giusta va, secondo l’assessore, il progetto che è stato illustrato oggi a Palazzo d’Orleans e che riguarda la creazione dei “Poli tecnico-professionali”. “Una figata pazzesca”, ha commentato con stile molto “casual” l’assessore, manifestando l’entusiasmo per un’iniziativa che – nell’idea del governo – ha l’obiettivo di collegare maggiormente il mondo della scuola, quello della Formazione e quello del lavoro.

Il “Polo” sarà formato da almeno due Istituti tecnico-professionali, da un centro di Formazione accreditato e con esperienza almeno triennale e da un minimo di due imprese. Possono collaborare al polo, come partner anche soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca, associazioni datoriali). Il progetto – che varrà sui Fondi del Piano azione e coesione – finanziato con nove milioni di euro, sarà rivolto agli studenti del terzo, quarto e quinto anno degli Istituti tecnici.

Sono 14 i Poli previsti dal Piano: due ciascuno nelle Province di Agrigento, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani, uno nelle restanti province, e saranno differenziati tra “polo turistico”, “agroalimentare biologico”, “agroalimentare”, “agroalimentare lattiero caseario”, “agroalimentare enologico” e “nautico”. “I quattro poli nautici – annuncia poi l’assessore – costituiranno l’Accademia del Mare”. Adesso le scuole dovranno presentare i progetti, col termine di 45 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso in Gurs. “L’obiettivo è quello di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani – conclude Nelli Scilabra – anche per questo sono previsti incentivi alle imprese per nuove assunzioni”.


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