Passante, lavoratori in sciopero | "La politica salvi l'opera" FOTO - Live Sicilia

Passante, lavoratori in sciopero | “La politica salvi l’opera” FOTO

Corteo per scongiurare i licenziamenti e chiedere certezze sul completamento dei lavori.

PALERMO – Scongiurare il licenziamento di 261 lavoratori e l’ennesima opera incompiuta. Per questi motivi gli operai della Sis, azienda che ha eseguito finora le opere per il passante ferroviario di Palermo, hanno proclamato uno sciopero di otto ore e stanno marciandoin corteo dalla stazione Notarbartolo all’assessorato regionale alle Infrastrutture. Circa duecento i manifestanti. “Chiediamo alla politica di interessarsi al destino degli operai edili e delle grandi opere”, affermano i segretari Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl Francesco Piastra, Ignazio Baudo e Paolo D’Anca. “Fermare i lavori sul passante ferroviario significa togliere credibilità a tutto il sistema degli appalti della provincia di Palermo, già danneggiato dai continui ritardi e dalla sfiducia dell’opinione pubblica”, aggiungono. I lavoratori chiederanno un incontro con l’assessore alle infrastrutture, Marco Falcone, per avere rassicurazioni sui rapporti tra Rete Ferroviaria Italiana e Sis e sulle possibilità di scongiurare il blocco dell’opera.

IL CORTEO DEGLI OPERAI – FOTOGALLERY

Sul destino degli operai Sis pende una riunione all’Ispettorato del lavoro che si terrà il prossimo 24 maggio, dopo la quale l’azienda potrebbe avere via libera per i licenziamenti. Sarebbe l’esito del contenzioso da cento milioni di euro tra Sis e Rfi, stazione appaltante dell’opera, che riguarda soprattutto i problemi di vicolo Bernava, come raccontato da Livesicilia. Una vicenda che ha visto evocare anche la clausola del codice degli appalti che riguarda il “superamento del quinto”, che potrebbe portare, in teoria, alla rescissione del contratto da parte di Sis. Secondo questa regola, infatti, nel momento in cui i costi di un appalto superano di un quinto la somma inizialmente prevista l’azienda ha il diritto di sedersi per rinegoziare il contratto o di tirarsi fuori dall’appalto.

Uno stallo che potrebbe portare all’ennesima incompiuta siciliana, lasciando il passante ferroviario a binario singolo nella tratta urbana da Notarbartolo alla stazione centrale e portando il doppio binario solo nella parte che arriva all’aeroporto Falcone Borsellino. E che porterebbe al licenziamento degli operai al lavoro sul passante. Questa possibilità, ventilata più volte nel corso dei colloqui primaverili tra Rfi e Sis, ha portato i sindacati a chiedere un incontro con l’assessore alle infrastrutture Falcone: “Vogliamo risposte e sapere nero su bianco su cosa si basa la trattativa in corso tra Sis e Rfi – dice Paolo D’Anca, segretario Filca Cisl – perché loro stanno trattando e noi sindacati non sappiamo nulla. Qui ci vuole un’interlocuzione che solo la politica può dare, interessandosi del destino delle grandi opere”. “Se l’azienda si tira fuori dall’appalto non solo ci saranno più di duecentocinquanta licenziamenti, ma l’opera resterà incompiuta – dice Francesco Piastra, segretario Fillea Cigl – e oltre al danno per i posti di lavoro ne risentirà l’affidabilità del sistema degli appalti in provincia: le grandi opere in Sicilia sono realizzate nel doppio del tempo rispetto al resto d’Italia e sono viste con sempre più diffidenza dall’opinione pubblica. Ne va della credibilità delle istituzioni che devono controllare e delle imprese”. Per Ignazio Baudo, segretario Feneal Uil, “uno stop al passante metterebbe in crisi anche le altre opere in corso di realizzazione: l’anello ferroviario, ad esempio, è complementare al passante, e non completare quest’ultimo significa bloccare l’intero sistema”.

AGGIORNAMENTO

In seguito a un incontro tra le associazioni sindacali e il dirigente dell’assessorato Trasporti Fulvio Bellomo la riunione del 24 maggio è stata rinviata. I sindacati, in collegamento telefonico con l’assessore Marco Falcone, hanno ricevuto garanzie sull’apertura di un tavolo con Rfi e Sis, in modo da potere essere informati sui contenuti della trattativa in corso. “L’assessorato, dopo aver parlato con Rfi e Sis, ha concordato con l’ispettorato al Lavoro la proroga della procedura per i licenziamenti, che scadeva il 24 maggio – dichiarano in una nota i segretari generali delle sigle sindacali coinvolte nello sciopero – In questo modo ci sarà il tempo di organizzare un incontro all’assessorato con Comune, Rfi e Sis per ragionare sul proseguimento del passante. Anche per la Regione è fondamentale che si definisca l’opera, il contratto di programma sottoscritto con Rfi senza il completamento del passante ferroviario e del raddoppio del binario per Punta Raisi resterebbe un’opera monca”.


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