"Passi avanti per le donne | ma ci sono troppe lacune" - Live Sicilia

“Passi avanti per le donne | ma ci sono troppe lacune”

La componente della direzione regionale del Pd, Tania Spitaleri, interviene nel dibattito scaturito a seguito dell'omicidio di Giordana Di Stefano: “Deve essere soprattutto lo Stato a farsi carico della prevenzione. In questo senso il Codice Rosa nei Pronto Soccorso va sempre più sostenuto: a Catania ci stiamo lavorando”.

L'intervento
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CATANIA.Il caso dell’omicidio di Giordana è purtroppo esemplare e segue un copione tristemente noto: un ex compagno, un ultimo appuntamento da soli. Un caso drammatico che ci dà una ulteriore testimonianza sul fatto che i femminicidi e la violenza di genere sono sempre di più (ma probabilmente lo sono sempre stati) una questione domestica, familiare, affettiva”. E’ la riflessione di Tania Spitaleri, componente della direzione regionale siciliana PD e della segreteria provinciale del Partito Democratico di Catania che, ad alcuni giorni dai fatti terribili accaduti a Nicolosi, vuole sollecitare una riflessione “sugli strumenti che hanno a disposizione le donne per difendersi e sulle lacune che purtroppo ancora esistono, riflettere sui passi avanti compiuti e sui ritardi da colmare nella lotta alla violenza contro le donne”.
Un passo avanti importante è stata sicuramente la Legge in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere del 2013, che finalmente riconosce il reato di violenza domestica – sottolinea Spitaleri – Questo è già di per sé un risultato importante, non solo per le donne, ma per la coscienza civile del Paese. E’ un segnale di un rovesciamento dell’impostazione tradizionale perché, in linea con la Convenzione di Istanbul, si è cercato di sostenere le donne e i minori coinvolti nella fase processuale, assegnando loro un protagonismo finora inedito: modalità protette nei processi per le testimonianze, gratuito patrocinio a spese dello Stato, dovere del giudice di comunicare eventuali modifiche delle misure cautelari, irrevocabilità della querela per le situazioni particolarmente gravi di stalking sono solo alcune delle misure adottate”. “Fondamentale però, ne siamo consapevoli, è anche la prevenzione che deve rivestire un ruolo sempre più importante e che va sostenuta con forza con un cambiamento culturale dell’approccio alla violenza di genere: insegnando sin da piccole alle bambine l’importanza di rispettare se stesse e di farsi rispettare dagli altri ma anche dando modelli corretti ai bambini, ai ragazzi, ai maschi”.
Ma deve essere soprattutto lo Stato a farsi carico delle misure di prevenzione previste dalla Convenzione di Istanbul e dal decreto sul femminicidio del 2013, traducendole concretamente in interventi, assistenza e formazione degli operatori – è il parere dell’esponente del PD – In questo senso, il Codice Rosa nei Pronto Soccorso va sempre più sostenuto e attuato anche perché, dati alla mano, rappresenta una efficace soluzione per contribuire all’emersione di un fenomeno spesso nascosto ma molto diffuso”. “Lì dove esistono Codici Rosa i risultati sono stati straordinari per cui crediamo sia necessario che anche la Sicilia, anche una grande città come Catania debba dotarsi di questo percorso di accoglienza nei Pronto Soccorso riservato a tutte le vittime di violenze, senza distinzione di genere o età – conclude Spitaleri – Un percorso culturale che mira a tutelare soggetti fragili in modo rapido ed innovativo, attraverso un lavoro sinergico delle istituzioni: l’Ospedale ma anche i magistrati, gli psicologi e le forze dell’ordine. Anche a Catania è possibile replicare le esperienze positive di altre città: ci stiamo lavorando e siamo certi che a breve la nostra città potrà segnare una svolta”.

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