PATERNO’ – Ancora una volta la questione della chiusura del Punto nascite dell’Ospedale civico “SS. Salvatore” di Paternò emerge alla ribalta con tutte le sue problematicità; ma contro ogni critica, vorrei ricordare che già da tempo nella nostra città ci si batte su diversi fronti contro questa chiusura. Dalla politica locale fino all’impegno del Comitato civico formatosi proprio contro tale decisione, ci si è a lungo incontrati e scontrati contro una pervicace e sorda decisione da parte dei vertici dell’Azienda sanitaria provinciale.
Proprio per questo, nello scorso mese di giugno, indissi una apposita conferenza stampa nella quale denunciai la totale indifferenza dell’Asp rispetto alle questioni più problematiche del nosocomio paternese, ovvero i lavori di ristrutturazione da lungo e inspiegabilmente bloccati, la paventata chiusura del Punto nascite, nonché l’anomalia della stessa Programmazione sanitaria regionale. Oggi come allora ripeto che a Paternò è ancora necessario che le forze politiche, istituzionali e sociali debbano continuare a fare fronte comune affinché si intervenga, appunto, sulla Programmazione sanitaria regionale, per fare valere ancora con più forza le nostre legittime ragioni, innanzitutto per il mantenimento del punto nascite.
Bisogna quindi continuare a insistere affinché si modifichi la Programmazione sanitaria, poiché in essa si evince una complessiva irrazionalità della proposta e quindi, ripeto, dobbiamo rilanciare a tutti i livelli una battaglia ancora aperta, mantenendo accesi su di essa i fari dell’azione politica e sociale, dell’informazione e della magistratura. Su tali questioni assicuro il mio continuo impegno personale e politico.