Paziente oncologico non vaccinato rimandato a casa senza chemio - Live Sicilia

Paziente oncologico non vaccinato rimandato a casa senza chemio

Commenti

    Perché non sottoporre la sig. Ra al vaccino all interno della struttura invece di rimandare a settembre cure in una malattia in cui, si può guarire, ma il tempo gioca un bel ruolo! C e oramai un caos totale.

    bastava farle il tampone per poi se negativo ricoverarla.

    Semplice: “Omissione di soccorso” licenziamento in tronco

    Non funziona così. Pz ocologico non vaccinato fa il tampone se negativo accede in reparto e fa la terapia. Se positivo torna a casa fa la quarantena e poi torna, una volta negativizzato, a fare la terapia. E’ ovvio che bisogna proteggere al massimo le categorie fragili. Secondo la Donato fare accedere un potenziale portatore del virus in un reparto oncologico è normale?

    E se non si negativizza e nel frattempo muore chi glielo racconta ai parenti?…….

    Ma sta politicante Donato di due soldi

    Mi dispiace che sproloqui violenti come questo vengano pubblicati

    Artur Paolo I prossimo antipapa (è dai tempi di Felice V nel 1439 che non se ne eleggono)…..

    Tra l’altro la paziente è malata oncologica, non positiva. Si potrebbe ovviare al temuto rischio contagio sottoponendola al tampone. D’altronde non stupisce. In Italia c’è ancora la nostalgia del Fascismo

    Probabilmente c’è nostalgia del fascismo, ma da quelli ci siamo liberati, purtroppo dai comunisti reali non riusciamo a liberarci!

    il vaccino non è che sia tanto efficace nei pazienti oncologici, ed in ogni caso non la poteva rimandare indietro, è passibile di denuncia il medico che l’ha dimessa
    DEBOLE IMMUNOGENICITÀ NEI PAZIENTI ONCOLOGICI DOPO LA PRIMA DOSE DI VACCINO ANTI-COVID 19 A BASE MRNA

    Da paziente oncologico so’ per esperienza che con la chemio le difese immunitarie si azzerano,in questo momento la signora ed i familiari stretti non credono che vaccinarsi possa significare VITA.

    Mi faccio una risata

    A PRESCINDERE I COMMENTI NON COMMENTABILI, ALL’ONOREVOLE EUROPARLAMENTARE DICO CHE LA VICENDA NON PUO’ FINIRE CON UN SEMPLICE ARTICOLO SU PUBBLICATO SUL QUOTIDIANO LIVE SICILIA, CON TANTO DI RISPETTO PER IL QUOTIDIANO, MA DEVE AVERE RILEVANZA A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO ATTIVANDO TUTTI I CANALI D’INFORMAZIONE, E NELLE AULE DEI RISPETTIVI PARLAMENTARI.
    INTANTO RICHIEDERE IMMEDIATAMENTE UNA ISPEZIONE PER LA VERIFICA DEI FATTI ED EVENTUALMENTE PRETENEDERE IMMEDIATAMENTE DEI PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DEI VERTICI DELL’AZIENDA E DEL PERSONALE SANITARIO HE HA RISPEDITO LA PAZIENTE A CASA.
    IL TUTTO DEVE ESSERE ACCOMPAGNATO DA UN’INTERROGAZIONE DAL PARTITO DI SUA APPARTENENZA AL MINISTRO DELLA SALUTE.
    QUELLO CHE SUCCESSO E’ ESTRAMENTE GRAVE, PERCHE’ LE LEGGI ATTUALI, E NON PUO’ ESSERE DIVERSAMENTE, NON ATTRIBUISCONO A NESSUN DIPENDENTE DELLA STRUTTURA OSPEDALIERA INDIPENDENTEMENTE DAL RUOLO SVOLTO ALL’INTERNO UN POTERE COSI’ DISCREZIONALE DI ADOTTARE UNA COSI’ IGNOBILE DECISIONE.
    QUINDI ON. DONATO, UN PO’ DI RAGGIO ED ATTIVIAMO SUBITO LE PROCEDURE, AFFINCHE’ SI RISOLVA IL CASO E QUANTO MENO SANCIRE IL PRINCIPIO CHE IL GESTO DEL GENERE IN ITALIA E’ IRREPRICABILE.

    CARO SIGNORE, IO TENTO DI PARLARE DI POLITICA, A PRESCINDERE CHE PER I NON ADDETTI AI LAVORI IL CONTENUTO PUÒ SEMBRARE CONFUSIONARIO, MA LEI ARTUR DI NOME E DI FATTO DI COSA PARLA? IO PENSO NEANCHE DI SCIENZA! PERCHÉ SE LEI È UN OPERATORE SANITARIO, COME MI PARE DI CAPIRE, CIOÈ UN VACCINATO E QUINDI COME DA COMUNICAZIONE DI REGIME SIETE PROTETTI CONTRO LA MORTE O DA EFFETTI GRAVI DA CONTAGGIO DA CORONAVIRUS AL 98%, PERCHÉ SI È ADOTTATA LA SCELTA DI MANDARE A CASA PURTROPPO UNA SIG.RA MALATA DI UNA GRAVE PATOLOGIA?
    VORREI CAPIRE SE SI TRATTA DI UN’OPERAZIONE PUNITIVA CONTRO LA SIG.RA PERCHÉ NON VACCINATA. PERCHÉ NON SI VUOLE PRESTARE REGOLARE SERVIZIO DI ASSISTENZA, PERCHÉ C’È CALDO E SECCA LAVORARE? OPPURE PER CHE COSA?

    Le stupidaggini che si leggono in questi commenti fanno soltanto disperare, o anche perdere la speranza.
    Questa signora della lega sicula anzitutto più che spaparazzare inutili riflessioni chiedendone pubblicazione (ed è ovvio il fine…) , se davvero interessata al caso, avrebbe potuto interpellare il responsabile del reparto o il direttore sanitario della struttura… che giustamente le avrebbero risposto che l’argomento ( di complesso rilievo clinico e non certo politico o civico) è ben al di là della propaganda balneare…ma lasciamo perdere vista la evidenza sfacciata della finalità della “denuncia”.
    Caro onorevole, il suo ruolo le impone conoscenza , pur sommaria , dei polveroni che intende sollevare soprattutto su tematiche complesse…non può lanciare con disinvolta incompetenza una esternazione volante per raccogliere quattro commenti demenziali (vedi Alice..) che le daranno al massimo misura della dilagante idiozia e non del suo potenziale consenso; spero a tal proposito che non si bei di simile consenso..
    La tematica del vaccino anti SARS-CoV-2 sul paziente oncologico è argomento estremamente complesso… La vaccinazione comunque è più che raccomandata; va completato il ciclo vaccinale almeno 2 settimane prima dell’inizio di una qualsiasi terapia immunosoppressiva o chemioterapia.
    Vaccinarsi è il modo migliore per contrastare il rischio di infezione, sia perché aumenta sensibilmente la probabilità di non ammalarsi sia perché, in caso di contatto con il virus con sviluppo di sintomi, questi sono in genere meno seri e non seguiti da ulteriori complicazioni. Tutto ciò, in un soggetto fragile, può considerarsi step salva vita in un percorso (..di immunodepressione..) in cui una infezione, anche la più banale, può concludere drammaticamente una già difficile storia clinica.
    Ovviamente onorevole ci sono casi e casi….perchè la patologia oncologica non è universo morboso omogeneo ed il discorso non può essere affrontato in un trafiletto o in un commento.. Talvolta l’obbligo vaccinale non può essere rinviato per la necessità di iniziare il trattamento immediatamente perché troppo aggressiva è la malattia…Il rischio in questo caso ( ed a queste latitudini) per il paziente oncologico di contrarre malattia rilevante a seguito di contagio è notevole ma lo si accetta perché non c’è altro da fare. Laddove possibile rinviare invece , nel solo interesse della vita del paziente, si procrastina la chemioterapia al completamento della vaccinazione. Onorevole, non so che cosa faccia nella vita al di fuori della esperienza politica..ma mi creda, la scelta di un medico ha il solo fine di tutelare il più possibile il suo paziente, di proteggerlo perché la sua mission è curarlo. Non troverà tra i Medici l’integralista del vaccino che chiude la possibilità di cura al no vax ..magari ritenendolo ottuso ma certo non senza pari diritto di assistenza.
    Onorevole , in “medicina” funziona così.
    Il paziente in questione rimandato indietro otterrà sicuramente da questa strategia di possibile attesa uguali benefici e minori rischi di morire o ammalarsi gravemente.
    Onorevole: la sicurezza di cura, per quanto assicurabile, fa parte dell’outcome che al paziente deve essere garantito…è nel rapporto rischio beneficio che si afferma ogni decisione clinica.
    Al paziente sarà stato spiegato tutto questo, chissà cosa o quanto ha capito se lei ne ha raccolto il lamento sulla “inaccettabile negligenza”.
    Onorevole mi perdoni il reframe…sarebbe bastato chiedere, informarsi se le interessava la tutela del soggetto e la verità clinica; esternare così alimenta confusione, sfiducia nel sistema…non aiuta nessuno, nè alimenta il consenso.

    Ma perché dare importanza alle parole di una scappata di casa? Tanto per dire, la scienziata di cui sopra è per l’uscita dell’Italia dall’ euro.

    Intanto signor lei per sentito dire (mi faccio una risata al suo commento filosofico

    COME DICEVA IL PROF. PAZZAGLIA IN “QUELLI DELLA NOTTE”, LIVELLO TROPPO BASSO. NON È PERCHÉ UNO PUÒ ESSERE UN MEDICO O LIVELLO EQUIVALENTE, PUÒ SPARARE LE CAVOLATE AD UN TANTO A CHILO. SE UNO HA LE GOMME A TERRA, LE HA A PRESCINDERE DAL TITOLO DI STUDIO O DEL RUOLO CHE SVOLGE IN UNA STRUTTURA.
    CERTO DI COME MI IMMAGINO LA SANITÀ DI UN PAESE MODERNO, SICURAMENTE LA SUA MENTALITÀ E QUELLA DEI MEDICI CHE NON HANNO DATO ASSISTENZA, NON POTREBBERO TROVARE SPAZIO.

    Ahhhh, in più le dico che quando si scrive bisogna rileggere per non rischiare di fare brutta figura

    Perché il confusionario non era rivolto a lei signor per SENTITO DIRE

    Basti vedere l’uso delle faccine per farsi un’idea…

    In più aggiungo che i colleghi operatori sanitari sono stati spremuti come limoni in questo periodo di lotta al covid-19

    Certo, dice bene signor sentito dire, quando parla di percentuale pari quasi a 100% come copertura vaccinale, quindi le dico per certo dopo aver frequentato la massa il popolo (vaccinati e non

    oggi qui!! domani la!! l’importante che la poltrona e’ sempre qua!! vada a casa si vergogni .

    Ovviamente lo spirito di patate è riferito all’amico Francesco

    Ovviamente gli applausi sono per signor AS

    Concludo, dopo sommaria rivisitazione dei commenti da portineria…, che davvero con questo tipo di umanità la speranza non esiste tra le prospettive di evoluzione o redenzione intellettuale

    CARO MEDICO CATTEDRATICO CHE C’È L’HA CON TUTTI. PENSO CHE LEI DEVE FARE IL MEDICO E LA DONATO FARE POLITICA. APPRENDO DALLA SUA ANALISI CHE I PROTOCOLLI PREVEDONO CHE UN MALATO ONCOLOGICO SE NON È VACCINATO NON PUÒ INIZIARE LA CHEMIOTERAPIA, E QUINDI MANDATO A CASA. QUINDI MI CONFERMA CHE ANCHE UNA PERSONA CHE SI RIFIUTA DI VACCINARSI SECONDO LE REGOLE VIGENTI, NON PUÒ INIZIARE LA CHEMIOTERAPIA?
    PIÙ O MENO SUL TENTATIVO VANO DI NON POTER ACCEDERE AL PRONTO SOCCORSO PER I NO VAX. ORA LA POLITICA E QUESTO È UN SUGGERIMENTO ALL’ON. DONATO DEVE FARE IL SUO PERCORSO E VERIFICARE SE SONO STATE ADOTTATE LE PROCEDURE REGOLARI, AL DI LÀ SE PER LEI SONO RAGIONAMENTI DA PORTINERIA.
    GUARDI CHE DALLA SANITÀ SICILIANA C’È DA ASPETTARSI DI TUTTO.

    Gentile
    I protocolli, le raccomandazioni sono a disposizione di chiunque, non ha bisogno della mia conferma. Se legge attentamente quello che ho scritto o se vorrà leggera altrove, apprenderà che esistono casi (malattia troppo aggressiva) in cui la regola di tutela dal rischio mortale di infezione può essere derogata; ciò al prezzo di un rischio vita/complicanze più elevato. Questo vale per il COVID come per altre malattie infettive. Un infezione in questi pazienti (… immunodepressi dalla chemioterapia), lo racconta la realtà clinica, può essere mortale a volte anche più della malattia neoplastica.
    Il paziente oncologico che rifiuta di vaccinarsi dunque incorre in un rischio consapevole di vita/complicanze superiore a chi invece si vaccina e non in un mancato trattamento.
    Guardi “sentito dire” io penso solo a fare il medico per questo le rispondo e sono convinto che l’on. Donato abbia ragione ad esercitare la sua funzione politica di tutela ; ma lo deve fare nelle sedi opportune, avere chiarezza dei perché, solo allora, con la consapevolezza certa di una stortura, una negligenza, un diritto violato, si fa pubblica denuncia .
    Parlare a priori , prima di conoscere, con la suggestione di aver snidato l’ennesima malpractice alimenta discorsi pericolosi , allarmi ingiustificati, sfiducia in un sistema in cui molti combattono e che, a prescindere dalle sue convinzioni, in cui molti trovano risposte in salute.

    LEI SEMBRA UN POLITICO, DI COME SPOSTA I TERMINI DEL RAGIONAMENTO. A ME INTERESSA SAPERE SE ALLA SIGNORA NELLA CONSAPEVOLEZZA DEL RISCHIO CHE POTEVAVA INCORRERE, IN QUANTO NON VACCINATA, I MEDICI DISCREZIONALMENTE IN BASE A PROTOCOLLI SCIENTIFICI E NON SU NORME GIURIDICHE CHE NON ESISTONO, HANNO DECISO DI NON INIZIARE LA CHEMIOTERAPIA, FACENDO PASSARE LA LORO LINEA ED ANDANDO CONTRO LA VOLONTA’ DELLA PAZIENTE DI VOLER ACCETTARE COMUNQUE IL RISCHIO. E PENSO CHE L’ON. DONATO SE HA SOLLEVATO IL CASO LO ABBIA FATTO PER QUESTO MOTIVO, PERCHE’ LA VOLONTA’ DELLA PAZIENDE E’ PASSATA IN SECOND’ORDINE. E SE MI PERMETTE QUESTO PER ME CONVINTI LIBERALE E’ GRAVE E LO PUO’ SOLO APPURARE UN ISPEZIONE MINISTERIALE.

    Mahh…guardi il mio ragionamento è limpido, intellettualmente onesto e soprattutto libero da appartenenza politica o conflitti di interesse; non giochicchio con le parole e detesto i populismi di ogni sorta, ciò che argomento è graniticamente immobile nella sua logica scientifica e soprattutto etica. Etica medica, etica di corretta informazione … e di etica e responsabile gestione del confronto tra chi offre salute e chi la riceve.
    Lei pensa che la Donato abbia agito per tutelare il diritto “patologicamente liberale” del paziente di voler affrontare un elevato rischio a dispetto di ogni ratio clinica…mah..potrebbe essere.. lasci all’onorevole però l’onere di chiarezza perché altrimenti continuiamo a… “immaginare” ..io che il medico abbia agito con coscienza clinica per tutelare il suo paziente e lei invece che lo abbia vessato con “dolo illiberale” imponendogli una scelta contro la sua volontà.
    Lasciamo chiarire all’onorevole ciò che ha raccolto come “lamento” ed il suo pensiero sul “liberalismo come malattia etica”.

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Furti a ripetizione nelle scuole ( ben tre incursioni in una settimana alla scuola media Scina') e adesso nella sede di un testata giornalistica. La mafia vuole distruggere la cultura perché toglie manovalanza alla criminalità. Più presidi, non è giusto che si ci debba appoggiare soltanto ai mezzi di sicurezza privata.

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