Pd, ancora direzione provinciale |Si torna a parlare di primarie - Live Sicilia

Pd, ancora direzione provinciale |Si torna a parlare di primarie

L'ex dirigenza piddina che faceva capo alla segreteria di Luca Spataro (nella foto), oltre ad avere rilanciato la proposta delle primarie ha annunciato che non entrerà nel comitato di reggenza del pd.

CATANIA – Direzione provinciale del pd: secondo atto. Il pd eteno torna a riunire la direzione provinciale, a due settimane da quella che si è conclusa con le dimissioni di Luca Spataro, ma la musica non cambia. L’ex dirigenza piddina che faceva capo alla segreteria di Spataro, oltre ad avere rilanciato la proposta delle primarie ha annunciato che non entrerà nel comitato di reggenza del pd. Sarà Enzo Napoli, della segreteria regionale a coordinare il comitato costituito da sette persone. La proposta e’ passata a maggioranza: 33 favorevoli,13 astenuti. L’ex segretario, Luca Spataro ha commentato a caldo gli esiti della direzione. “Non siamo interessati a far parte di caminetti, daremo il nostro contributo al PD nelle sedi di discussione che ci saranno. Lì porteremo avanti la nostra battaglia per il cambiamento”.Spataro ha aggiunto: ” Tenteremo soprattutto di rivolgerci ai tanti elettori che oggi sono distanti dalla politica e dai partiti.” La prossima tappa, con buona probabilità, sarà l’assemblea di lunedì sera organizzata da varie associazioni catanesi.

“La direzione provinciale del Pd  di oggi è stata un’altra occasione perduta per riavvicinare il partito ai cittadini. E’ rimasta inascoltata la nostra richiesta di ripensare l’improvvida decisione di rinunziare alle primarie come metodo di scelta del candidato sindaco del centrosinistra di Catania, evidentemente chi ha intrapreso una strada autocratica, che conduce all’isolamento del partito dalla società civile, non intende fermarsi”. Lo ha affermato, all’interno di una nota diffusa alla stampa, il deputato nazionale del Pd Giuseppe Berretta a conclusione della direzione provinciale del Partito Democratico  tenutasi stamattina a Catania. “In questi giorni a favore delle primarie sono arrivati gli appelli di molte ed importanti associazioni del volontariato laico e cattolico, della società civile, che operano nel territorio cittadino e di alcuni circoli del Pd della Città – si legge nella nota – La scelta di non tenere elezioni primarie peraltro vale solo per il Comune di Catania, in molte città d’Italia ‘fortunatamente’ si terranno, e dappertutto è un proliferare di candidature. Succede a Siracusa, a Messina, a Roma e anche nei piccoli centri della provincia. Persino in alcuni comuni della provincia di Catania si terranno elezioni  primarie (a Scordia, per esempio). In sostanza primarie dappertutto tranne che a Catania, per assecondare le pretese di qualcuno. Io sono convinto che siamo ancora in tempo per cambiare strada a Catania e per dare voce ai cittadini che vogliono scegliersi il candidato sindaco”.
Sulla decisione della direzione provinciale del Pd di nominare un comitato reggente al posto dell’esecutivo provinciale dimissionario Berretta ha sottolineato: “Oggi  si è deciso di  dare vita ad un direttorio provinciale con i componenti nominati seguendo il metodo dell’intramontabile manuale Cencelli. Difficile immaginare qualcosa di più lontano da una reale unità del Partito Democratico e dal cambiamento che i cittadini si attendono”. “Chi ha sfiduciato il segretario provinciale, determinando le difficoltà a cui assistiamo, è bene che acceleri. C’è molto da fare:  accompagnare il lavoro dei dirigenti dei Comuni nei quali si terranno le elezioni, comporre la lista del Pd da presentare nella città di Catania – ha concluso il deputato  Pd – Il tempo stringe, noi nonostante tutto siamo pronti a dare il nostro contributo, l’auspicio è che tutti facciano la propria parte”.


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