Pd, le proposte d’indirizzo in riferimento al Recovery Fund

Pd, le proposte d’indirizzo in riferimento al Recovery Fund

Il documento dell'assemblea provinciale del partito.
LA NOTA STAMPA
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CATANIA. Dalle proposte su come utilizzare le risorse del Recovery fund per Catania e la sua provincia, a un bilancio dell’attività svolta da partito democratico in città, a meno di sei mesi da una ripartenza che ha rimesso in piedi tutta la struttura organizzativa: assemblea, circoli, dipartimenti ,“in un percorso unitario sul solco di un’esperienza già tracciata a livello nazionale”. Di questo si è discusso alla riunione “on line” dell’assemblea provinciale del Pd, presieduta dalla presidente Ersilia Savarino, con l’intervento del segretario provinciale Angelo Villari e la partecipazione del segretario regionale Anthony Barbagallo, del vice segretario regionale Renzo Bufalin, di Fabio Venezia, componente della segreteria regionale e sindaco di Troina (EN),  ed Antonio Ferrante, presidente della direzione regionale. 

Gli interventi

“Conoscere le misure e le tante opportunità di sviluppo messe in campo dall’Europa, dal governo nazionale e dal nostro ministro per il Sud è fondamentale, oggi più che mai, per il rilancio del nostro paese, della nostra isola e per il nostro territorio”. Comincia da qui l’intervento della presidente Ersilia Saverino. “La nostra terra ha tante potenzialità – ha proseguito Saverino – geograficamente è il cuore del Mediterraneo e questo potrebbe farla diventare una potente centralità relazionale nei trasporti internazionali di containers su terra e per mare. Certo occorre valorizzare le infrastrutture del sud per colmare il gap ed equiparare l’isola alla Lombardia”.
Nel suo intervento, il segretario  Angelo Villari ha ribadito la necessità di utilizzare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approntato dal governo Conte per dare risposte ai problemi  della nostra provincia e dell’area vasta della Sicilia sud orientale. “I fondi previsti dal Recovery Fund – ha spiegato Villari –  rappresentano l’occasione per la prima volta di colmare diseguaglianze sociali e territoriali, che ci trasciniamo da decenni”.

Un tavolo virtuale per parlare di tematiche necessarie per il futuro quali Next Generation Eu, emergenza sanitaria, parità di genere, politiche integrate a favore delle giovani coppie, piani nido, gestione del governo regionale e naturalmente, la regione con i suoi commerci, il suo turismo, la sua industria, le sue eccellenze nei servizi e nelle prestazioni di ogni genere.
La proposta del PD Catania inviata a Regione e Governo Nazionale è stata incardinata su alcune parole chiave, che fa proprie le linee guida che la Commissione Europea ha fornito ai governi nazionali per la predisposizione dei piani, come Sostenibilità ambientale (il cd. European Green Deal) la produttività, riconversione digitale (a cui dovrebbe essere destinato il 20% degli investimenti), l’equità.

“Si consideri il nostro documento un canovaccio di idee che partono dalle nostre emergenze territoriali destinate a contribuire ad un’analisi più ampia fatta a livello regionale in modo che si possa parlare di  macroaree” ha sottolineato Villari. 
“La Sicilia è anche al centro relazionale, nei collegamenti intensivi, mediante banda larga e fibre ottiche. Da qui la possibilità – ha spiegato  Ersilia Saverino – di innescare e sviluppare attività di servizi e di alte prestazioni nel commercio, nella sanità, nella ricerca, nella formazione e nel turismo. Settori dove la stessa Catania, per anni intesa come la Milano del sud, oggi, tranne che per l’aeroporto, non riscuote più la stessa attrattività di prima nei mercati europei e nazionali”.

“In questo quadro, è improcrastinabile la creazione di Smart city per superare il divario digitale esistente – ha sottolineato Villari – La pubblica amministrazione di Catania ha bisogno di un grande progetto di digitalizzazione che attraverso l’utilizzo della banda larga e della fibra ottica, determini la creazione di sistemi informatici per l’emissione di ogni tipo di atto, certificato o pubblica concessione”. 
Necessari anche gli interventi per recuperare il gap sociale e per sostenere il settore terziario, realtà imprenditoriali essenzialmente legate al turismo e alla ristorazione che nel nostro territorio più di altri settori, hanno patito la pandemia. Un impegno non più rinviabile va indirizzato anche per il rilancio del servizio sanitario nazionale che a Catania e nella nostra provincia ha mostrato tutte le sue inefficiente e insufficienze. Prioritario rilanciare il ruolo della scuola pubblica e della conoscenza. Necessario attivare il tempo pieno e prolungato per gli scolari e gli studenti della provincia di Catania. 

“L’intera provincia etnea – ha concluso la presidente – ha perso la sua identità. Non siamo più rappresentativi e manca la centralità commerciale, finanziaria, universitaria, tecnica, agricola, industriale e culturale che ci aveva contraddistinti in passato. Oggi manca al capoluogo etneo una guida salda visto che la città si è abbrutita. Manca quel confronto che parta dal basso con persone che si riuniscano non per criticare e distruggere ma per costruire. Ci vogliono adesso proposte concrete: qual è il nostro sviluppo? Perché investire nel nostro territorio? Ecco, io credo che si debba ripartire da questo”.
Ed ecco i temi green, sostenibilità e mobilità , centrali nella proposta. “Bisogna partire dalla battaglia nel settore dei rifiuti, che va reso trasparente e ripensato per garantire servizi efficienti e più rispettosi dell’ambiente – ha detto Villari –  serve un moderno piano mobilità, sia urbana che di collegamento tra la città e le zone pedemontane e ioniche; puntare su un sistema intermodale che investa sul trasporto su rotaie, storicamente arretrato e fortemente inadeguato, sul trasporto marittimo valorizzando la nostra portualità, decisivo sarà il collegamento dell’aeroporto”. Interventi non più procrastinabili urgono anche per il dissesto idrogeologico. “Le misure approvate dal governo con l’eco bonus e il sisma bonus –  ha ricordato  Villari – rappresentano una occasione per bloccare il consumo di suolo, per rilanciare l’economia green e per dare decoro alla edilizia abitativa”.

Infine, il Partito Democratico etneo ritiene il Distretto produttivo della Sicilia orientale, una grande occasione per lo sviluppo e l’occupazione in tutta questa area che metta assieme eccellenze e capacità produttive, culturali, turistiche, agroalimentari, creando un circolo virtuoso che generi occupazione e nuovi investimenti in infrastrutture e formazione. 
L’Assemblea ha registrato una partecipazione straordinaria,  presenza numerosa, nel dibattito.  Nelle sue conclusioni il segretario regionale Anthony Barbagallo ha ripreso i temi della battaglia politica contro il governo regionale che si dimostra incapace e inefficiente e ha espresso grande apprezzamento per il lavoro unitario e concreto del partito catanese che va portato avanti con il sostegno di tutti.

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