Il comunicato secco recita così e non lascia spazio a dubbi o interpretazioni: “I deputati nazionali e regionali assieme ai coordinatori provinciali del Pd aderenti alla mozione Bersani-Mattarella si sono riuniti ad Enna in vista della direzione regionale del partito fissata per lunedì prossimo. ‘Rileviamo con crescente preoccupazione l’indisponibilità di pezzi significativi del Pd – afferma il parlamentare regionale Bernardo Mattarella – a rispettare la linea politica per la quale Lupo è stato eletto segretario regionale del partito dopo le primarie. Se neanche dalla prossima direzione regionale verrà fuori una posizione chiara ed unitaria – aggiunge Mattarella – sosterremo la richiesta di sottoporre ad un referendum aperto ad iscritti ed elettori la conferma della posizione politica del partito. Il nostro elettorato chiede al Pd una limpida opposizione al governo Lombardo per una concreta alternativa di fronte al fallimento di un centrodestra sempre più in frantumi”.
Ma se il centrodestra è in frantumi, considerando il caso del Pdl e della spaccatura con Fini, anche il centrosinistra mostra segni evidenti di sbriciolamento, soprattutto in Sicilia. Da una parte Cracolici, sulla linea dell’accordo possibile con Lombardo, anche se con molte più cautele dopo la sfuriata presidenziale. Dall’altra la pancia del partito sempre più refrattaria agli accordi con l’avversario di ieri. Il comunicato di Mattarella è un segno inequivocabile. In mezzo alla tempesta, il segretario regionale, Giuseppe Lupo, sempre più silenzioso. Infatti è stato uno dei pochi a non commentare per esteso il discorso di Lombardo all’Ars. Anche questo è un segnale.
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