Pdl: "Crocetta chiuda l'Arsea" | Il direttore: "Un ente utilissimo" - Live Sicilia

Pdl: “Crocetta chiuda l’Arsea” | Il direttore: “Un ente utilissimo”

Il deputato Pdl Salvino Caputo è il primo firmatario della mozione con la quale si chiede la "chiusura" dell'Arsea

Domani a Sala d'Ercole la votazione del documento che impegna il governo a "dismettere" l'Agenzia che si occupa dei fondi per l'Agricoltura, mai entrata in funzione e divenuta, dopo le inchieste di Live Sicilia, il simbolo dello spreco. Il dirigente generale Claudio Raciti fu consulente della moglie di Lombardo e candidato con l'Mpa: "Ma chiudere l'ente sarebbe un errore".

Mozione all'Ars
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PALERMO – Domani potrebbe iniziare il “count down” per l’Arsea. Un ente, quello destinato alle erogazioni in Agricoltura, diventato uno dei “simboli” della Sicilia degli sprechi, dopo l’inchiesta di Live Sicilia, che più di un anno fa (GUARDA IL VIDEO) ha raccontato di questa Agenzia rimasta inoperosa dal 2006 e costata costato 800 mila euro l’anno. “Altro che ente inutile – precisa a Live Sicilia il dirigente generale Claudio Raciti – l’Arsea è un ente utilissimo. Io amico di Lombardo? Non credo sia importante. Penso sia più interessante capire se questo ente può funzionare, oppure no”.

A dire il vero, fino a oggi, oltre ad alcuni atti di interpello del dirigente generale, che per due anni circa ha chiesto il personale necessario, non c’è traccia dell’attività di questo ente che avrebbe dovuto svolgere le medesime funzioni svolte dall’Agea, a livello nazionale. Domani, però, il Parlamento siciliano voterà la mozione presentata dai deputati Pdl Caputo, Assenza, Fontana e Germanà, che ne hanno chiesto la “dismissione”. Una decisione, del resto, spiegano i deputati, annunciata dallo stesso presidente Crocetta. Ma che si “scontra”, invece, con le successive disposizioni della giunta, che ha emesso un atto di interpello per reperire i 90 dipendenti utili all’Arsea. E mettere in moto, finalmente, l’ente.

E questa “contraddizione” emerge fin dall’inizio del testo della mozione: “Il Presidente della Regione, – si legge – in una ormai storica intervista su una rete nazionale, dichiarava: ‘Il primo giorno di insediamento ho già tagliato 13 società inutili e centinaia di consulenti. Alla prossima finanziaria chiuderà anche l’Arsea’”. Il riferimento dei parlamentari è alla puntata de “L’Arena” su Rai 1, durante la quale è stata descritta la (in)attività dell’Arsea, facendo riferimento proprio alle inchieste di Live Sicilia. “Se veramente il nuovo Presidente della Regione vuole porre fine agli sprechi – scrivono i deputati Pdl – non può che cominciare proprio da questa fantomatica Agenzia per la Agricoltura, divenuta il simbolo del clientelismo e degli sprechi in Sicilia. Detto ciò, – proseguono – non si comprende il cambio di direzione del Governo, che invece di avviare lo scioglimento di un ente da tutti considerato inutile, ha avviato un bando per reclutare 90 dipendenti da destinare a questa agenzia fantasma che ha consentito soltanto l’erogazione di stipendi e indennità. Peccato che la decisione arriva adesso che nel resto d’Italia queste agenzie regionali di pagamento si sono dimostrate un flop ed è l’Agea che a livello nazionale continua a gestire la stragrande maggioranza delle pratiche”.

Insomma, l’Arsea, per i deputati Pdl è senza dubbio un “ente inutile”: “Dal 2006, quando è stata istituita, – raccontano infatti – la struttura non ha mai avuto un solo dipendente al lavoro, non ha mai svolto un bel nulla ed è rimasta una scatola vuota con tanto di due sedi e un bel dirigente generale da circa 150 mila euro l’anno a capo del niente, una storia di sprechi e paradossi”. Nei mesi in cui la vicenda fu denunciata da Live Sicilia, il dirigente generale era Ugo Maltese. “Invitato”, nei giorni in cui scoppiò lo scandalo, alle dimissioni dallo stesso presidente Lombardo. Un segnale che sembrava far presagire alla chiusura dell’ente. E invece, l’estate scorsa, la sorpresa. Ricordata nella stessa mozione: “A suo tempo il Governatore Lombardo, come si legge dalla stampa, prima di annunciare le sue dimissioni, previste per luglio, ha nominato un nuovo direttore, nomina formalizzata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del 15 giugno 2012 con l’affidamento dell’incarico a Claudio Raciti, già consulente dell’impresa agricola della moglie del Presidente Lombardo, Saveria Grosso, e candidato più volte alle elezioni regionali con l’Mpa, partito fondato dallo stesso Lombardo. Raciti, continuando a leggere dalla stampa, come sta scritto nel curriculum presentato dal suo comitato elettorale nel 2001, ‘dal 1985 collabora politicamente con Raffaele Lombardo, al quale lo lega una stretta e sincera amicizia. Per lui, adesso, è prevista la retribuzione minima dei dirigenti regionali, cioè poco più di 160 mila euro annui.’”.

Ma sul caso della “consulenza” alla moglie di Lombardo, Raciti spiega a Live Sicilia: “Io svolgo la libera professione dall’età di 25 anni. Ho avuto centinaia di clienti. La moglie di Lombardo? Ho sbrigato una pratica per la sua società, come ho fatto per tante persone. Anche per qualche altro deputato della zona. Credo sia normale”. Ma a “certificare” il legame con l’ex governatore, ecco anche l’esperienza in politica: “Io mi candidai nel 2001 – racconta Raciti – con l”Udc. Poi, nel 2008, Lombardo, che conoscevo da tempo, si candidò alla presidenza della Regione e mi chiese di dargli una mano, di portare un po’ di voti. Tutto qua”. Qualche anno dopo, come detto, però, ecco la nomina di direttore dell’ente “fantasma”. “Altro che ente fantasma – puntualizza però Raciti – l’Arsea è un ente indispensabile e obbligatorio per legge. Anzi, la Sicilia è inadempiente e in ritardo”. Finora, però, come detto, l’Arsea non ha prodotto nulla. Solo recentemente la Regione ha manifestato l’intenzione di dare impulso all’ente, col trasferimento di 90 dipendenti della Regione: “Un’operazione a costo zero – spiega Raciti – visto che saranno impiegati dipendenti già assunti alla Regione. E comunque, sarebbe ora – aggiunge – di attivare l’ente, perché fino a oggi l’Agea ha svolto solo un’azione di supplenza. Ma è un ente già, di fatto, chiuso. Se la Sicilia non metterà in funzione l’Arsea, sarà costretta a far svolgere quelle funzioni alle altre agenzie regionali. Quelle della Valle d’Aosta, o della Toscana, magari. Che finiranno per gestire i nostri fondi”. Ma domani, il parlamento potrebbe decidere di impegnare il governo a chiudere l’Arsea. “Quello che mi chiedo – conclude Raciti – è se i deputati ne stanno facendo solo una questione personale. Il problema, insomma, è l’ente o il suo direttore?”


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