Pdl etneo a Conclave| Firrarello: “Ripartiremo” - Live Sicilia

Pdl etneo a Conclave| Firrarello: “Ripartiremo”

Tra i presenti Raffaele Stancanelli che rientra nel partito. Riferisce il sindaco di Bronte: “Lui ha detto che vuole rimanere nel Pdl”.

L'incontro a porte chiuse
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I vertici etnei si sono riuniti a porte chiuse

CATANIA – Si chiude a conclave il Pdl etneo. Il gruppo dirigente del partito di Berlusconi, infatti, si è dato appuntamento ieri all’hotel Nettuno, per una prima ricognizione del voto del nove e dieci giugno. Un incontro convocato nel massimo riserbo, senza alcuna presenza ingombrante da parte dei giornalisti. Una opzione che, secondo le intenzioni degli organizzatori, avrebbe dovuto favorire un dialogo quanto più franco possibile tre le varie anime del Pdl chiamate a riorganizzarsi dopo la vittoria a Catania del centrosinistra guidato da Enzo Bianco. Tra i presenti, secondo quanto ha rivelato a LiveSiciliaCatania Pino Firrarello, c’era pure il sindaco uscente Raffaele Stancanelli. Una presenza che sancisce il definitivo rientro nel partito dell’ex coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. “Lui ha detto -riferisce il sindaco di Bronte- che vuole rimanere nel centrodestra e nel Pdl”. “L’occasione dell’incontro – spiega ancora Firrarello – è quella di far capire che esiste ancora una classe dirigente”.

Vi siete riuniti in forma ristretta. Di cosa avete discusso?

“Quella di oggi è stata una occasione per incontrare tutti coloro i quali erano stati candidati. Per ringraziare Stancanelli per l’impegno profuso durante la campagna elettorale e il lavoro svolto durante gli ultimi cinque anni. Ma anche per avviare un processo di rinnovamento che riguarda i tanti giovani che abbiamo cresciuto e che possono essere delle ottime riserve per il futuro che avanza”.

Da dove volete ripartire?

“Punteremo ad una riorganizzazione del partito con questo gruppo dirigente che noi abbiamo conosciuto nel tempo e che abbiamo visto in opera durante questa campagna elettorale. Durante il mese di luglio lavoreremo a questo. Vogliamo dare un segnale affinché si comprenda che il centrodestra ha ancora una sua classe dirigente”.

C’é stato spazio per fare una analisi sull’ultima tornata amministrativa?

“Non ci siamo addentrati su questo. Sappiamo che, quando pezzi importanti del centrodestra si trasferiscono dall’altra parte, alcune condizioni di partenza vengono a cambiare. Noi siamo comunque convinti di come Catania sia nel suo profondo una città di centrodestra e che resti tuttora orientata in questa direzione. Dobbiamo lavorare dunque per ricostruire questo rapporto con gli elettori”.

Come vede l’ipotesi di una rinascita di Forza Italia?

“Personalmente non credo nell’opportunità di cambiare nome. I nomi sono importanti, ma fino ad un certo punto. Il problema è cosa si vuole fare con la nuova sigla. Si vuole dare una organizzazione al partito? Si vuole puntare ad una nuova classe dirigente? Questo lo dovremmo vedere nei prossimi giorni. Aprioristicamente non sono contrario a questa ipotesi. Ma non è cambiando un nome che si risolve la cosa”.

Tornando all’incontro, Stancanelli era presente?

“Sì, era presente. C’eravamo tutti noi del Pdl, compreso Basilio Catanoso e Salvo Pogliese”.

Ci spieghi. Stancanelli è rientrato nel partito?

“Lui ha detto che vuole rimanere nel centrodestra, che vuole rimanere nel Pdl”.

A suo avviso Stancanelli ha sbagliato qualcosa nell’ultima campagna elettorale?

“No. Eventualmente ha sbagliato durante i cinque anni di sindacatura. Non credo che la scelta di gestione amministrativa dei tecnici sia stata la migliore, anche se tra loro ci sono state persone di alta qualità. Avrebbe dovuto, ad ogni modo, fare sapere meglio alla città quello che ha fatto, a fronte, per altro, delle enormi difficoltà che ha dovuto affrontare”.

 


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