Pedara, in sala consiliare la mostra “Blu infinito” di Savita di Mauro - Live Sicilia

Pedara, in sala consiliare la mostra “Blu infinito” di Savita di Mauro

Sarà inaugurata dal sindaco Alfio Cristaudo il 2 settembre, con l’intervento del professore dell’Accademia di belle arti Salvo Russo
ARTE CONTEMPORANEA
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PEDARA (CATANIA) – “Blu infinito” è il titolo della prima esposizione di 30 opere della giovane pittrice Savita Di Mauro. Sarà inaugurata dal sindaco di Pedara Alfio Cristaudo il 2 Settembre alle 18 nella Sala Consiliare. Interverrà il pittore Salvo Russo, già docente di Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania.

L’esposizione si prolungherà fino al 17 settembre, con apertura al pubblico dalle 18 alle 21,30. Savita fin da bambina è attratta da colori e pennelli. Le sue naturali inclinazioni si manifestano evidenti fino ad indurla a formarsi presso il Liceo Artistico “Lazzaro”; poi nell’Accademia delle Belle Arti di Catania. Nel 2022 conclude gli studi avendo acquisito i Diplomi di Laurea di I e II livello in Pittura.

Entrambi sotto la guida del professore Russo, che ha ispirato la mostra. “La contemplazione di queste opere ci invita ad abbandonarci a quel tempo di meditazione per poter nutrire il nostro spirito di arte e bellezza”, scrive Russo.

Le origini indiane nella sua cifra stilistica

L’origine indiana influenza la pittura di Savita per la creatività e l’armonia cromatica che è capace di esprimere. Nei dipinti rappresenta tutte le complessità e le paure, come costanti mai superate. La pittura costituisce pure un modo, l’unico, per affrontarle. I tocchi di luce e ombre. Le pennellate a volte grosse che ottiene usando le spatole, le mani, stralci di tessuto, la spugna e spesso direttamente il tubetto del colore. Esprimono un mondo interiore ricco di creatività e pure pieno di tormento.

Se si guarda la tela da vicino, si notano spesso macchie e linee confuse, invece guardando da una certa distanza il soggetto emerge armonioso. La produzione dell’artista inizia con l’elaborazione di nature morte. Il gioco di luci e ombre e la tridimensionalità sono state il primo passo per appropriarsi di un linguaggio sconosciuto ma tanto affascinante.

L’architetto Lo Porto: “Riesce a catturare il riflesso dell’acqua”

La terra d’origine ha costituito nell’esperienza formativa di Savita una fonte d’ispirazione molto presente. Questo le ha consentito di realizzare dipinti caratterizzati da una luminosa bellezza di variazioni cromatiche, eleganza delle rappresentazioni e profondo significato delle opere. La più profonda e prolifica fonte d’ispirazione, comunque, è il mare.

Per l’architetto Giuseppe Lo Porto, “nelle marine, aventi come soggetto principale le onde, Savita Di Mauro ha catturato, con stile realistico e grande perizia, il movimento e i riflessi dell’acqua”. “Ma non è solo la tecnica pittorica a fare di queste tele delle autentiche Opere d’Arte – prosegue –. In ogni pennellata si percepisce la passione profonda dell’Autrice per la pittura e i soggetti immortalati. I quadri di Savita riescono a trasportare lo spettatore più sensibile fra i gorghi e, concentrandosi, si riesce persino a percepire il suono delle onde e sentirne il profumo salmastro”.


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