MONREALE (PALERMO) – Michele Pennisi, già vescovo di Piazza Armerina, è il nuovo arcivescovo di Monreale. Monsignor Pennisi non è nuovo alla cronaca. Si è distinto per il suo impegno pastorale antimafia. Nel febbraio 2008 gli è stata assegnata la scorta, dopo aver ricevuto un volantino con minacce di morte dalla mafia gelese, per essersi rifiutato di celebrare il funerale in cattedrale, del boss mafioso “Daniele Emmanuello”, ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia.
Stamattina ha dato l’annuncio il suo predecessore, Monsignor Salvatore Di Cristina, dal palazzo arcivescovile di Monreale.
La nomina da parte del Santo Padre arriva con quasi un anno di ritardo: Di Cristina, infatti, aveva raggiunto l’età limite( 75 anni) un anno fa, aveva, inoltre, presentato regolarmente le sue dimissioni, ma il suo successore è stato nominato soltanto stamattina.
Il nuovo arcivescovo non era presente all’annuncio, ma ha mandato un messaggio scritto ai fedeli di Monreale: “Ho accolto la scelta del Santo Padre con comprensibile trepidazione – scrive Monsignor Pennisi – perché è assai grande il sacrificio che mi è stato chiesto di lasciare la chiesa di Piazza Armerina”.
Una lunga missiva in cui il nuovo arcivescovo, confidando nella fede in Dio, cerca di esprimere il suo stato d’animo e i suoi pensieri, in vista dell’insediamento che avverrà il prossimo 26 aprile: “Non ho nessun programma pastorale prefabbricato da proporvi se non quello dell’invito a credere nell’amore di Dio, a cambiare mentalità e vita seguendo Gesù Cristo. Rivolgo, però un rispettoso e cordiale saluto a tutte le autorità poste a servizio della difesa della legalità, alle quali esprimo la mia disponibilità ad una collaborazione proficua per la costruzione del bene comune”.
L’arcivescovo dimissionario Salvatore Di Cristina, che a mezzogiorno ha dato l’annuncio, fa un augurio a Monsignor Michele Pennisi: “Spero che amerà questa comunità come l’ho amata io, Spero che apprezzerà la bellezza dei luoghi e la cordialità dei fedeli. Mi auguro, inoltre, continuità d’intenti. Monreale, prima di me – ha puntualizzato Di Cristina – ha assistito al susseguirsi di tre arcivescovi che non hanno portato a termine il mandato. La comunità ha bisogno di stabilità”.