Nella giornata conclusiva del vertice Consiglio europeo a Bruxelles il premier Mario Draghi ha bocciato Quota 100. “Non verrà rinnovata”, ha detto sul tema delle pensioni.
Una bocciatura netta, ma graduale: “Ho sempre detto che Quota 100 ha una durata triennale e che non verrà rinnovata, ma sul passaggio alla normalità occorre gradualità nel passaggio verso la normalità”.
Adesso bisognerà capire la reazione della Lega di Matteo Salvini che ha fortemente voluto Quota cento. Salvini potrebbe accettare un compromesso con la salvaguardia delle categoria più fragili.
Che si intende per gradualità. Il Governo sta studiano le mosse: uscita anticipata dal lavoro con Quota 102 nel 2022 e nel 2023 e il passaggio a Quota 104 nel 2024. O un meccanismo più graduale, con Quota 102 nel 2022, Quota 103 nel 2023, Quota 104 nel 2024.
