PERGUSA (ENNA) – Basta un acquazzone estivo e si riempie, anche se in minima parte, il lago di Pergusa. La pioggia che ieri pomeriggio, lunedì 5 agosto, ha fatto capolino su Pergusa provocando allagamenti e costringendo il Comune a svolgere interventi straordinari alle piscine, ha avuto effetti insperati.
Sta di fatto che il lago, sino a qualche giorno fa ridotto a una pozzanghera con i pesci morti e un ecosistema letteralmente devastato dalla siccità, adesso sembra rinato. E il geologo ennese Francesco Paolo Patrinicola adesso lo dice a chiare lettere: “Il lago non è morto”.
Patrinicola da giorni sui social interviene polemicamente contro chi aveva diffuso dei necrologi con su scritto “lago di Pergusa”, e ora ribadisce il concetto. Lui già l’aveva detto chiaramente, in pratica, che il lago non era morto affatto ma che quanto avvenuto, pur triste, aveva una chiave di lettura ben precisa.
“Sono bastati solo 54 mm. di pioggia, misurati a Sant’Anna, per fare “rinascere” il Lago di Pergusa – ha sottolineato Patrinicola sui social -. Il lago non è morto, anzi ha tutte le potenzialità e le risorse per vivere per altre migliaia di anni”.