PALERMO – Un’assoluzione confermata e due pene scontate. Si conclude il processo d’appello per il pestaggio subito da un commerciante della Noce. Ad essere scagionato, ancora una volta, è stato Marco Neri, difeso dall’avvocato Tommaso De Lisi. La Procura generale aveva chiesto la condanna. Condannati Giovanni Buscemi a 10 anni e 8 mesi (ne aveva avuti 16 in primo grado) e Carlo Russo a 13 anni (16 anni e 8 mesi in primo grado).
Nel novembre 2013 un commerciante fu pestato con con un mazzuolo davanti al suo negozio, una piccola bottega di casalinghi nel quartiere Noce. La prima ipotesi era che fosse stata una reazione alla sua denuncia contro il racket. Ed invece poi saltò fuori la lite che poco prima aveva avuto con il fratello minorenne di Massimiliano Di Majo (già condannato in un altro processo). Qualche sguardo e qualche parola di troppo. Il commerciante arrivò alle mani con il ragazzino che chiese aiuto al fratello.
Mafioso erano alcuni dei protagonisti (compreso Giuseppe Castelluccio, condannato perché avrebbe preso il potere alla Noce), mafiosa era la matrice dell’estorsione, ma la mafia nulla c’entrava con il pestaggio.