Piano Battaglia innevata | Protezione civile e Cnas operativi - Live Sicilia

Piano Battaglia innevata | Protezione civile e Cnas operativi

Il piano sicurezza scatterà già da domenica.

Provincia di Palermo
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PALERMO – La Protezione civile della Città metropolitana di Palermo e il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico hanno rinnovato la convenzione per garantire l’assistenza e il soccorso nel comprensorio di Piano Battaglia fin da domenica prossima, festa dell’Epifania, e nei fine settimana durante il periodo di innevamento. Le squadre medicalizzate della Stazione Palermo-Madonie del Cnsas lavoreranno in stretta collaborazione con la Protezione civile, che metterà anche a disposizione i mezzi per spostarsi sulla neve, e il personale della guardia medica dell’Asp, che è stata dotata anche di un telefono satellitare per le comunicazioni di emergenza anche in caso di black out. In occasione della prevedibile “ondata” di gitanti a Piano Battaglia, inoltre, il Soccorso alpino ha diffuso un vademecum per la sicurezza in ambiente innevato.

Innanzitutto si raccomanda di non avventurarsi in auto senza avere a bordo catene da neve di ottima qualità. Fondamentale anche l’abbigliamento, che deve essere a “cipolla” ovvero a strati, evitando quindi pochi capi di abbigliamento molto termici, ma che, se levati, lasciano eccessivamente scoperti, meglio invece calzamaglie e doppie calze, pantaloni in goretex o assimilabili, maglia di lana, camicia e pile o maglione, e giacca a vento con interno staccabile. In relazione al movimento, alle temperature ed alle condizioni meteo, i vari capi di abbigliamento potranno così essere indossati o levati in maniera graduale.

Anche le calzature meritano un cenno. I doposci tanto usati, come dice la parola stessa, servono a far riposare il piede dopo una giornata calzando i rigidi scarponi da sci, ma sono scarpe, di solito, con scarsa resistenza all’umidità e, se usate per un’intera giornata all’aperto sulla neve, soprattutto se di non altissima qualità, tendono a far entrare neve sciolta, cioè acqua. Meglio quindi comodi scarponi da trekking invernale. Da non dimenticare mai, comunque, un ricambio di calze. Importante anche evitare di bere alcolici per “riscaldarsi”: in realtà contribuiscono solo a far crollare la temperatura corporea, a causa della vasodilatazione. Meglio un thermos di te caldo ben zuccherato.

Altro capitolo riguarda i “giochi sulla neve”: al bando sacchetti, gomme di automobile, teli in pvc, da utilizzare come slittini improvvisati; sono pericolosissimi, così come le ormai usuali padelle, se non utilizzate in maniera corretta, ovvero su pendii non eccessivamente inclinati, e con neve fresca e non ghiacciata. Micidiale anche la cosiddetta “discesa a trenino”, su un solo slittino o mettendo in fila le “palette”. Quando comunque si effettua una discesa con lo slittino, bisogna controllare accuratamente la linea di discesa, che non presenti sassi affioranti, alberi e, soprattutto, persone in transito. In caso di neve ghiacciata le divertenti scivolate possono anche costare la vita: il ghiaccio si affronta solo con piccozza e ramponi, o sulle piste con i pattini da ghiaccio. Una particolare attenzione deve essere prestata ai bambini che devono comunque essere preservati da prolungate esposizione a rigide temperature cui non sono solitamente abituati ed evitare che si inzuppino con la neve. Per qualsiasi necessità si può chiamare il numero di emergenza 3349510149, attivo 24 ore su 24, oppure il 118 chiedendo esplicitamente l’intervento del Soccorso alpino.


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