CATANIA – Se non è stata una beffa, quasi. Così hanno definito il Piano Giovani della Sicilia le nuove leve del Nuovo Centro Destra. “Doveva servire ad immettere o avvicinare tantissimi disoccupati a tante aziende, ed invece è stato un esempio di pubblicità ingannevole, basata sulla fortuna e non sulla meritocrazia”. Parole dure quelle usate durante l’incontro che si è svolto all’hotel Nettuno di Catania e che si è concluso con il lancio di una petizione on line per chiedere le dimissioni e la sfiducia dell’assessore Nelli Scilabra e annullare il bando. (CLICCA QUI)
Non hanno mezze misure i giovani del Partito di Alfano: "Un'esempio di pubblicità ingannevole, che premia la fortuna e non la meritocrazia".
Per Giovanni La Magna si è trattata di “Un’idea mal pensata e mal gestita, che richiede chiarezza nel rispetto dei tanti giovani siciliani che hanno riposto speranze in quel click”. Non convincono inoltre le giustificazioni dell’assessore regionale. “Se è vero che c’è stato un sabotatore – chiedono i giovani Ncd – è stata fatta una denuncia per sapere chi fosse? E se nel bando aleggia questo pesante sospetto, perché sono stati assegnati comunque quei pochi tirocini nuovi?”
Hanno partecipato all’incontro anche il coordinatore siciliano dell’Ndc, Giuseppe Castiglione, il deputato regionale Nino D’asero che ha annunciato un interrogazione parlamentare e l’avvocato Antonio Garozzo, in rappresentanza dell’area legale unione giovani professionisti italiani.
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