PALERMO – E’ in coma, in gravissime condizioni, ma non si può iniziare l’osservazione per morte cerebrale perché il diciassettenne picchiato giovedì scorso in via Maqueda, a Palermo, non ha documenti e non è stato ancora identificato.
Il gionane di origini nordafricane, probabilmente giunto in Sicilia dalla Tunisia su un barcone, è stato pestato quando era insieme a un gruppo di migranti che ha avuto contrasti con un venditore ambulante tra via Maqueda e via Fiume.
Dato che si tratta di un minorenne, i medici del Policlinico, dove il paziente è ricoverato in terapia intensiva, prima di avviare le procedure per il fine vita devono avvisare i familiari.
Sulla vicenda indagano la procura ordinaria e quella per i minorenni, dato che nella rissa sfociata nel pestaggio sono coinvolti anche minorenni stranieri.