PALERMO – Procuratore della Repubblica a Palermo, ucciso a sessantacinque anni la mattina del 5 maggio 1971 in via dei Cipressi, a Palermo. Assieme a lui muore il brigadiere delle guardie carcerarie Antonio Lo Russo, di cinquantaquattro anni. È il primo omicidio eccellente del dopoguerra. L’agguato scatta quando il magistrato è appena uscito dal cimitero, dov’è stato a portare i fiori sulla tomba della moglie. La sua auto viene affiancata da un’altra macchina, dalla quale scendono tre perso- ne armate e iniziano a sparare. Per il duplice omicidio viene processato il boss corleonese Luciano Liggio, ma assolto per insufficienza di prove, la vecchia formula che viene cancellata con il nuovo codice di procedura penale. Scaglione ha pagato il suo essere un nemico giurato di Cosa nostra. Stava indagando sul clan emer- gente guidato da Luciano Liggio. Un’indagine che gli è costata la vita. I “corleonesi” hanno agito cercando di far ricadere la colpa sul clan Rimi di Alcamo, di cui Scaglione stava chiedendo il rinvio a giudizio.
A 43 anni dall'omicidio di Pietro Scaglione, pubblichiamo la sua biografia, tratta da "La mafia dalla A alla Z" di Angelo Vecchio. Fu il primo delitto eccellente del dopoguerra. Con lui morì sotto il piombo mafioso anche il brigadiere Lo Russo. ACQUISTA ONLINE
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