Pif mette da parte la mafia | La Palermo solare nell'ultimo film - Live Sicilia

Pif mette da parte la mafia | La Palermo solare nell’ultimo film

Protagonista di 'Momenti di trascurabile felicità'

Già nelle sale
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PALERMO – E’ uscito ieri nelle sale cinematografiche ed è già al terzo posto il nuovo film, che ha per protagonista Pif, ‘Momenti di trascurabile felicità’, per la regia di Daniele Lucchetti. La pellicola è tratta dai due romanzi di Francesco Piccolo (Momenti di trascurabile felicità, 2010; e Momenti di trascurabile infelicità, 2015) che è anche co-sceneggiatore del film insieme a Lucchetti. Interamente girato a Palermo – che si presenta in tutta la sua bellezza, e ripulita dai soliti clichè che la vedono legata sempre alla mafia – il film è una commedia agro-dolce che racconta la storia di Paolo (Pif) che muore subito in un incidente stradale. Nello stanzone di smistamento delle anime in Purgatorio, però, si verifica un errore: non avevano fatto bene i conti e la sua morte era stata anticipata, così il sistema informatico ricalcola l’ammontare del tempo che gli dev’essere restituito.

Gli viene concessa un’ora e trentadue minuti da spendere di nuovo sulla terra. In questo lasso di tempo Paolo ripercorre, attraverso ripetuti flashback, i momenti salienti della sua vita: dal primo appuntamento con quella che poi diventerà la sua futura moglie Agata (interpretata da una bellissima e bravissima Thony, la cantante e attrice scoperta da Paolo Virzì nel 2012) alla nascita dei due figli, alle scappatelle di lui. Paolo è un ingegnere della medio borghesia palermitana, con una famiglia normale, due figli, una moglie, il mutuo da pagare. Ed è una sorta di Peter Pan, un po’ bambino che si fa continue domande: la luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo? Perchè il martello frangi vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di vetro? Perché il primo taxi della fila non è mai davvero il primo? Queste le domande reiterate nel corso del film.

Paolo è un buono ma non di certo un santo; commette quotidianamente errori: oltre alle scappatelle con colleghe e mamme dei compagni del figlio, infrange alcune regole del buon vivere civile; lascia ad esempio, la macchina posteggiata in doppia fila, passa con il semaforo rosso, dimentica di pagare il condominio. E per la legge del contrappasso ha una figlia bacchettona, pronta sempre a redarguirlo, un po’ come se fosse lei il capofamiglia. Ma soprattutto ad emergere è l’affresco di una Palermo bellissima, inedita, dai luoghi rinnovati, (e che per il palermitano doc sono tutti riconoscibili) perché come ha detto lo stesso Pif, ospite da Fazio domenic, “c’è una Palermo bellissima in questo film, che è cresciuta tantissimo e si è rinnovata negli ultimi anni”.

Lo conferma anche il regista, Daniele Lucchetti, in conferenza stampa: “E’ una città così cambiata, mentre Roma si sta decomponendo Palermo sta rifiorendo. Per me è stato un trauma tornare a Roma”. A cui fa seguito il palermitano: “Molti colleghi e personaggi dello spettacolo sono tornati a vivere qua, non faccio nomi per una questione di privacy ma anche molti artisti venuti qui per Manifesta poi sono rimasti”. E i dati lo confermano; nell’ultimo anno nel capoluogo siciliano sono state fatte oltre 70 produzioni, tra cinematografiche, documentaristiche e shooting vari. Palermo, dunque, terza protagonista di questa pellicola cinematografica. “Qui il cinema si potrebbe rinnovare – chiude Lucchetti -, Palermo è un luogo già maturo per accogliere il meglio del cinema italiano”. E per la prima volta dopo tanto tempo l’immagine di una Palermo pulita, avulsa dalla mafia e da qualunque forma di criminalità, e a cui viene conferita una dimensione internazionale, è forse una delle cose più inaspettate.


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Commenti

    Certo ci vogliono le competenze tecniche necessarie come quelle che hanno questi grandi scienziati che hanno portato la Sicilia alla rovina andate via vergogna!!

    Personaggi come baccei, abituati a far soffrire gli altri senza preoccuparsi, forti non dell’appoggio popolare dato dal voto ma sorretti e nominati grazie ad accordi politici romani che non tengono conto degli elettori siciliani, non riescono neanche a comprendere i danni fatti dalla loro politica economicamente dissennata e cinica. Per fare contenti certi politici, potrebbe proibirsi ai disabili di uscire da casa….

    Baccei e Di Giacomo? Illustri sconosciuti rappresentanti soltanto di una casta che tra pochi mesi gli elettori manderanno a casa a lavurar..Grazie a PIF, Jovanotti, Ficarra e Picone, Fiorelleo e livesicilia e altri media la Sicilia ha chiesto conto dei soldi pubblici da garantire ai più deboli e sofferenti a chi fino ad oggi se ne è fottutto alla grande!

    Mi piacerebbe vedere Pif inveire contro Renzi o Gentiloni, i tagli sono stati operati da loro con complicità nostrane che obbediscono ad altre logiche che sono tutte contro lo stato sociale. “Senza picciuli lu parrinu unni canta missa”

    Ma che vuole dire l’onorevole Di Giacomo? Che siccome fa troppa vergogna bisogna fare silenzio? Onorevole…..non può non rendersi conto che ormai è finita!!!!!

    Traduzione delle parole dell’onorevole: siamo in campagna elettorale! L’attuale classe politica è la peggiore nella storia dell’autonomia. Non abbiamo idee né di ordinaria amministrazione né di sviluppo. L’unica cosa che sappiamo fare è comprare i voti di disperati o balodi tramite la spesa pubblica. I soldi, se ci sono, servono per le clientele e nulla altro. E ora, con l’attenzione mediatica sulla questione disabili, noi, come facciamo a fomentare le clientele?

    In pratica Baccei e l’altro stanno dicendo questo, fino a quando i disabili protestano da soli per noi non è un grosso problema, ma se la protesta è organizzata da artisti importanti che fanno da cassa di risonanza e catturano l’ascolto di molte persone, allora la cosa comincia a dare molto fastidio..

    comunque il confronto emilia romagna sicilia è assolutamente ridicolo.

    la spiegazione “tecnica” di baccei fa acqua da tutte le parti. gli attori hanno ragione. d’altronde, baccei era quello che doveva far sparire alcune inutili società partecipate. abbiamo visto quante ne ha eliminate. E’ credibile?

    infatti pif ha condiviso pure l’appello al presidente della repubblica a inviare un messaggio alle camere per fare cambiare rotta anche a livello nazionale sulla disabilità. mi piacerebbe che inveissimo tutti, invece.

    Ma se sono i suoi stessi uffici di ragioneria a smentirlo? 1). la norma che preleva “fino al massimo di 50 milioni” (e non 50 milioni) dai derivanti dai “risparmi delle gare centralizzate della sanità” è illegittima, perché non si possono impegnare somme che si devono ancora realizzare. 2) 1 63 milioni che dovrebbero arrivare dai risparmi IVA, sono presi da un accordo “in corso di definizione” fra stato e regione (???) . 3. altri 59 milioni invece dovrebbero venire da una quota che la regione versa nel fondo pensioni dei regionali . Anche questa norma a rischio di impugnativa. E bisogna vedere cosa ne pensano gli stessi dipendenti regionali. Lo dice la sua ragioneria generale, a quanto scrive un quotidiano di oggi. Spiace dirlo, ma hanno ragione gli attori e non il “tecnico” Baccei. Questo per far capire in che mani siamo.Ed anche il presidente della Commissione bilancio Vinciullo si è convinto della farlocchità di queste “coperture” . Stendiamo, quindi, un velo pietoso, su queste “lamentele” del “tecnico” Baccei e del “politico” Digiacomo. Anzi, stendiamo una termocoperta. Meglio, una termo”copertura”.

    Sono uno dei ragazzi che ha partecipato alla marcia per la dignità e le sofferenze di cui si parla in questo articolo le provo ogni giorno sulla mia pelle cosa di cui i nostri politici non sanno. Per loro siamo numeri e certe volte fantasmi.. Parlare di competenze tecniche da gente che non sa neanche che esistiamo mi sembra inopportuno..

    Il linciaggio e il dolore usato delle persone tutte, con disabilità o no, come bancomat è stato in questi anni lo sport e il malcostume tipico della nostra classe politica. Ancora una volta veniamo trattati come dei mentecatti che si fanno strumentalizzare ora dal gruppo politico avversario, come sostenuto dal politico in difficoltà di turno, ora addirittura da vip che non hanno alcun bisogno di altro pubblico essendo nel momento più fulgido delle loro carriera. Lo stesso non si può dire di Baccei e di Digiacomo ad es. fino a Crocetta. La verità è che non hanno saputo cosa rispondere alla efficace marcia per la dignità di ieri e fa comodo loro trovare capi espiatori. Ma le scuse sono finite! Assessore Baccei sa bene che ci sono poste di bilancio non ascrivibili per legge. È che dire della “meravigliosa” idea di mandare inadeguatissimi precari ad occuparsi dei disabili gravissimi? GENIALE! In un sol colpo sistemare la annosa questione di fondi europei non spesi. Basta con le offese! Le vostre patetiche scuse assessore Baccei e on. Digiacomo hanno le gambe troppo corte ormai! Se non era per i vip non avreste mai affrontato la questione e questo vale anche per certa stampa!

    Si dovrebbero solo scusare con gli interessati ( tutti i disabili) e lavorare a testa bassa…!!!… e non piangersi addosso e lamentarsi perchè gli attori gli stanno facendo fare la figura che meritano, dopo anni di disinteresse!

    Di Giacomo? E chi è Di Giacomo? Da dove salta fuori? Non ci credo che il tale Di Giacomo sia un deputato. Ditemi che è uno scherzo. Chi mai potrebbe fare simili dichiarazioni. Dai è una burla, non esiste nessuno deputato al nome di Di Giacomo. Ditemi che non è vero. Vi pregooooooooooooooooooooo

    Povero assessore, così innervosito gli rovinano la missione di fine settimana !

    Certamente risulta troppo comodo stigmatizzare lo show del dolore da parte dei nostri politicanti da quattro soldi ,per loro è meglio nn parlare non mettere in evidenza i problemi dei diversamente abili dei disperati della formazione e degli sportelli multifunzionali meglio non dire che ci sono dei genitori che non possono curare i figli e che si indebitano per farlo , tutto va bene e se qualcuno parla è solo spettacolo del dolore , ma per voi SCIAGURATA GENIA POLICANTE AL POTERE IN SICILIA I SICILIANI VI RISERVERANNO UNO SHOW TUTTO PARTICOLARE IL GIORNO CINQUE DI NOVEMBRE QUELLO SARÀ IL GIORNO DEL GIUDIZIO SARÀ IL VOSTRO SPETTACOLO FINALE

    Sono competenti a proteggere solo i loro privilegi e comprarsi i consensi donando 80 euro a chi ha un lavoro mentre tolgono l’assegno di sostegno agli invalidi.

    Con un assegno tolto a un solo disabile accontentano una ventina di lavoratori che avranno gli 80 euro, bella competenza.

    Con una operazione di giro scontentano uno e ne fanno contenti 20.

    Per rilevare una grave ingiustizia non sempre occorre essere competenti. Non amo il “sistema” iene ma ora che ho sperimentato la maniera professionale di lavorare di Cristiano Pasca e l’autentica attenzione di Pif verso le persone con disabilità sin da tempi non sospetti (2 aprile 2016 “fiaccolata per l’Autismo) mi sono ricreduta.
    Alla marcia della dignità oltre a Pif erano presenti cittadini per puro senso civico, era presente la Palermo che spera in un cambiamento.
    Mostrare un dolore reale e che ci attanaglia da anni per noi famiglie “disabili ” ha avuto il senso di riiniziare a sperare che qualcuno finalmente ci ascolta

    Voglio rispondere con una cit. di papa Francesco.
    “Basta avere coraggio e ” non farsi contagiare dalla mediocrità e dagli interessi dei grandi affaristi “

    “Basta con lo show del dolore”, è una parte del titolo di questo articolo, ed è anche una perla(o supposta) sparata da Baccei e/o Digiacomo in seguito alle proteste mosse da noi disabili gravi e/o gravissimi, o familiari con a carico disabili gravi o gravissimi, o gravi e gravissimi.
    Francamente, cari(in realtà non troppo) Baccei e Digiacomo, siamo i primi a cui piacerebbe dire basta a questo show, che di show ha davvero poco. Certo, mi rendo conto che agli occhi del mondo paia una barzelletta, uno spettacolo di cabaret, ma vi assicuro(e lo faccio anche a nome degli altri) che non c’è davvero nulla di divertente. Più che show la chiamerei proprio una tragedia, robe che Medea e Antigone potranno solo restare a guardare. E a proposito di Antigone(che nel caso non la conosciate, si tratta di una tragedia sofoclea), voglio citare un passo, in cui la stessa urla a gran voce, dinanzi lo zio che ostacola la sepoltura del fratello: “Se pensi che io agisca da folle, questa follia la devo ad un folle”.
    Sì, sì, lo so, non avrete capito nulla, ma ve lo spiego in termini spicci: se scendiamo in piazza, se veniamo affiancati da persone che possono avere più o meno notorietà, forse, e dico forse, non è esattamente colpa nostra, o di Piff che urla a Crocetta di sbrigarsi. Se la situazione fosse sempre andata liscia come l’olio, il problema non si sarebbe mai posto.
    “Esibire tanto dolore come un ‘bancomat’ non serve a nulla né in Sicilia né in Calabria né in Campania né in altre parti del Paese”; caro(sempre non troppo) Digiacomo, allora cosa ci consigli di fare? Tu dici che non serve a niente, ma effettivamente spiegami cosa fare?
    Continuare a lasciarvi fare i vostri porci comodi?
    Lasciarvi sperperare le spese senza un criterio?
    Be’, una mossa veramente scaltra.
    Cortesemente, evitate di tirare in ballo le “competenze tecniche” che mancano a Piff, o a chi per lui: non le avete neppure voi. Non le avrete neppure dopo.
    Questo dolore non è uno show, è una manifestazione cruda di una realtà che VOI avete creato. Qui nessuno recita.
    Tranne voi, quando dite che farete farete farete, ma alla fine non fate un’emerita m… margherita.

    Politici tremate i vip son tornati.
    Dovete aver paura dal momento che le lamentele e le protestre dei comuni cittadini non occupano testate giornalistiche e on line adesso che siete sulla ribalta delle cronache per il vostro continuo ladrocinio( di risorse e di speranze e di futuro) ai danni della Sicilia cominciate a sentirvi assedfiati e buttate fango su tutti. il vero fango siete voie chi con voi è consenziente.

    Ma le competenze tecniche per fare i loro interessi ce le hanno. Eccome.

    NON E’ FARINA DEL MIO SACCO, MA VOGLIO RIPORTARE QUELLO CHE SEGUE PERCHE’ LE ROVINE DOPO I BOMBARDAMENTI NON SONO DIVERSE DA QUELLE CHE CI LASCERANNO QUESTI POLITICI.
    NON M’INTERESSANO NE’ COLPE NE’ COLPEVOLI, SPERO SOLO CHE QUESTA NOTTATA PASSI PRESTO.
    DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO. CORAGGIO!

    “Adda passà ‘a nuttata, che letteralmente significa “deve passare la nottata”. Quattro parole che vogliono dire tanto, tantissimo, a Napoli e non solo: dentro c’è tutta la filosofia di un popolo, tutta la speranza – e la pazienza – di una città che resiste da anni, centinaia e centinaia. Mormorate, urlate, sospirate: queste parole si possono dire in tanti modi, e ogni volta avranno lo stesso, solenne significato. Eduardo De Filippo le ha scandite in Napoli Milionaria, mentre si sedeva ad un tavolo e si fregava le mani; guardava in alto, al soffitto di un basso, come se stesse parlando con Dio, in preghiera. L’espressione del suo viso era seria, composta: zigomi alti, fossette pronunciate, le sopracciglia allineate. Una battuta sciorinata come acqua, inesorabilmente.
    Oggi, il più delle volte, adda passà ‘a nuttata si dice controvoglia, con una vena di rabbia nella voce – un lamento che viene fuori come un rigurgito, senza conati o viscidi risucchi. Adda passà ‘a nuttata, chiaro e semplice. Meglio di certi slogan che si sentono in giro, per le strade, in televisione o alla radio. Durante la guerra, queste quattro parole avevano un senso di speranza: dopo la notte, arriverà il giorno; e col giorno, finiranno le tenebre e verrà la luce. La gente se le ripeteva per farsi coraggio, tra i vichi e vicarielli, mentre bombardavano o sparavano. Ci si stringeva l’uno con l’altro, si sorrideva e s’abbozzava questa mezza battuta – allora il teatro era un’altra cosa, si faceva in mezzo alla strada, tra le macerie, senza palco, proscenio o sipario.”

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