Pio La Torre e la lapide pulita | "Era al servizio dei deboli" - Live Sicilia

Pio La Torre e la lapide pulita | “Era al servizio dei deboli”

La cerimonia e il ricordo di La Torre e Di Salvo.

PALERMO – “Cesare Terranova lo definiva incorruttibile e comunista’, perché era sempre al servizio dei deboli”. Così Pio La Torre viene ricordato da Vito Lo Monaco, presidente del centro culturale che porta il nome del sindacalista e politico assassinato dalla mafia il 30 aprile 1982. Le parole di Lo Monaco arrivano in occasione della pulizia fisica e simbolica della lapide commemorativa di via Vincenzo Li Muli, a Palermo, intitolata a La Torre e all’attivista Rosario Di Salvo, ucciso insieme a lui mentre si dirigevano alla sede del Partito comunista italiano. A tirare a lucido la lapide, gli alunni di tre istituti scolastici del capoluogo: la scuola elementare “Ragusa Moleti”, l’Iis “Ragusa Kiyohara Parlatore” e l’itet “Pio La Torre”.

“Vogliamo sottolineare il passaggio generazionale – ha commentato Lo Monaco –. Ormai noi siamo testimoni d’epoca, la memoria serve a loro (i più giovani, ndr) per realizzare quello che non siamo riusciti a fare: cancellare la mafia, dando loro gli strumenti giusti e sperando ci riescano in breve tempo”. Presenti all’incontro anche il vicesindaco di Palermo, Fabio Giambrone, l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, il capogruppo Pd al Comune di Palermo, Dario Chinnici, e il presidente della IV circoscrizione comunale, Silvio Moncada.

37 rose sotto la targa, una per ogni anno trascorso dalla morte; la prima depositata dalla figlia di Di Salvo, Tiziana, le altre dai giovanissimi alunni. Un gesto per “ripulire” idealmente le coscienze, la cultura e la politica dalla mafia. “Ormai ha cambiato forma – continua Lo Monaco – è arrivata in nuovi ambienti e ha creato ‘zone grigie’ molto più al passo coi tempi”.

“Ora i ragazzi devono avere piena consapevolezza che la mafia è questa – dice Lo Monaco – e quindi il 30 aprile, giorno dell’anniversario della morte di La Torre e Di Salvo, a Palazzo dei Normanni, un alunno del nord, uno del centro e uno del sud Italia esporranno le proprie relazioni su come ritengono che vada sconfitta la mafia. Insegneranno loro qualcosa a noi”. Il 30 aprile sarà un giorno di antimafia ma anche d’arte: a Palazzo dei Normanni andrà in scena lo spettacolo dell’Opera dei Pupi di Angelo Sicilia, con una recita tratta dal libro “Pio La Torre. Orgoglio di Sicilia” di Vincenzo Consolo. Saranno presenti il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava, insieme al procuratore della Repubblica di Palermo Francesco Lo Voi e all’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.


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