Pioggia di condanne|per il clan degli Emmanuello - Live Sicilia

Pioggia di condanne|per il clan degli Emmanuello

Sono state confermate in appello le quattro condanne, due delle quali all’ergastolo, ad altrettanti esponenti del clan di Cosa nostra degli Emmanuello, sospettati di essere stati, 21 anni addietro, tra i responsabili di un omicidio commesso per errore, che costò la vita a un loro compagno di cosca. La sentenza è stata emessa oggi dalla Corte d’assise d’appello di Caltanissetta, presieduta da Andreina Occhipinti, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione denominata ‘Fuoco amico’, in relazione all’uccisione di Crocifisso Alfonso Emmanuello, esponente del clan omonimo, colpito a morte da esponenti del suo stesso clan assieme ai quali avrebbe dovuto compiere un agguato nei confronti di due ‘stiddari’, all’epoca rivali nella guerra fra cosche.

Per questo fatto di sangue, la Corte ha confermato la condanna all’ergastolo ai fratelli Davide e Nunzio Emmanuello, a capo dell’omonima famiglia e sospettati entrambi di essere i mandanti della ‘trappola’ per i due ‘stiddari’, poi rivelatasi un boomerang per il clan; e le condanne a 22 anni ciascuno nei confronti di Salvatore Morello ed Emanuele Emmanuello, accusati di avere fatto la staffetta lungo la Statale 117 bis ‘Gela-Catania’, per avvistare le vittime designate e segnalarne il passaggio al commando.

Perno dell’accusa i racconti dei collaboratori di giustizia, tra cui Rosario Trubia, autore materiale dell’errore che costò la vita ad Alfonso Emmanuello, con il quale gli imputati avrebbero dovuto mettere a segno un agguato mortale ai danni di Francesco Cafà e Vincenzo Scudera, i due ‘stiddari’ sui quali Cosa nostra aveva emesso la sentenza di morte per avere chiesto la tangente a una ditta già nel mirino del racket.

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