Pioggia di richieste di dimissioni| per il sindaco di Misilmeri - Live Sicilia

Pioggia di richieste di dimissioni| per il sindaco di Misilmeri

LE REAZIONI
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Un coro unanime di condanne e la richiesta, che viene da più parti, di dimissioni per l’attuale sindaco di Misilmeri. L’operazione Sisma che oggi ha messo in evidenza le infiltrazioni mafiose nel comune del palermitano e che ha portato anche all’arresto di Vincenzo Ganci, candidato a Sala delle Lapidi, ha scatenato un vero e proprio terremoto politico e reazioni trasversali agli schieramenti.

“Il sindaco di Misilmeri si dimetta immediatamente”, chiede il segretario provinciale di Sel Sergio Lima. “Adesso è ora di fare pulizia, ci attendiamo le dimissioni del sindaco Pietro D’Aì”. Il deputato nazionale del Pd, Tonino Russo, si spinge anche oltre, chiedendo un passo indietro anche ai consiglieri: “Credo che il sindaco di Misilmeri debba mostrare un sussulto di dignità e rassegnare le dimissioni prima che giunga l’onta dello scioglimento del consiglio comunale. Ai miei amici e compagni del Pd chiedo di marcare con forza le differenze anche in sede istituzionale decidendo, fin da subito, l’autosospensione dal ruolo di consiglieri comunali”.

Un rischio, quello dello scioglimento del consiglio, paventato anche dal senatore Fabio Giambrone di Idv – “Appaiono del tutto fondati i presupposti per lo scioglimento del Consiglio comunale di Misilmeri” – e dal coordinatore regionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia: “Per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata i partiti devono tenere alta la guardia e non transigere. Appare quanto mai opportuna un’iniziativa del ministero dell’Interno volta allo scioglimento del Consiglio comunale di Misilmeri”.

Se il governo dovesse decretare lo scioglimento, non sarebbe certo il primo caso in Sicilia, come sottolinea il deputato regionale del Pdl Salvino Caputo: “In questi ultimi mesi abbiamo assistito allo scioglimento di numerosi comuni delle provincia di Palermo, Trapani e Agrigento, da Belmonte Mezzagno a Salemi e Racalmuto. Situazione allarmante perché evidenzia il pericolo di infiltrazione in comuni importanti perché strategici per l’economia sotto l’aspetto delle risorse agricole e del turismo”.

Le indagini hanno inoltre accertato l’interesse della mafia per il ciclo dei rifiuti, così come sottolineato da Giuseppe Catanzaro, vicepresidente vicario di Confindustria Sicilia: “Le indagini confermano che il ciclo integrato dei rifiuti continua a essere oggetto di gravi interferenze da parte della criminalità organizzata, con appoggi all’interno della pubblica amministrazione. In queste condizioni – aggiunge – è difficile parlare di mercato libero e competitivo e l’azione dei magistrati e delle Forze di polizia non può da sola assicurare che il mercato funzioni ed è ancora una volta provato che esistono pseudo imprenditori e amministratori pubblici che, stante a quanto rileviamo, sostengono attività criminali. Ciò conferma che la mafia condiziona la gestione di strutture pubbliche”.

TOTO CORDARO
“Condividiamo il plauso a magistratura e forze dell’ordine sull’operazione Sisma espresse dal senatore D’Alia. Comprendiamo meno le farneticanti dichiarazioni che lo portano a chiedere una iniziativa del Viminale sullo scioglimento del consiglio comunale di Misilmeri. Farebbe bene e meglio il senatore D’Alia a pretendere e ottenere le dimissioni del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Cimò, unico amministratore indagato, posto che è stato eletto e milita a tutt’oggi nelle file dell’Udc’. Lo dice il deputato del Pid all’Ars, Toto Cordaro, componente della Commissione regionale antimafia.


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