Piscina e centro sportivo di Bonagia| L'accusa M5s: "In fumo i progetti" - Live Sicilia

Piscina e centro sportivo di Bonagia| L’accusa M5s: “In fumo i progetti”

Il centro sportivo di Bonagia

La replica del Comune: "Scemenze, gli interventi si faranno".

PALERMO – Due progetti da mezzo milione di euro ciascuno che però, a causa dei ritardi burocratici, non vedranno mai la luce: il primo sulla tribuna della piscina comunale di viale del Fante per quasi 600 mila euro, il secondo sul centro sportivo di via della Giraffa a Bonagia per 490 mila. La denuncia è del parlamentare del Mrs Adriano Varrica, che punta il dito contro il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

“Il recupero del patrimonio comunale, la valorizzazione dei beni comuni e delle periferie e sopratutto il riutilizzo dei beni confiscati per fini sociali: solo pie intenzioni del sindaco di Palermo che, per sua esclusiva negligenza, si dissolvono alla prova dei fatti. Mentre Orlando propagandava la falsa notizia dei soldi scippati alle periferie dal Governo, nello stesso momento era consapevole di aver bruciato almeno un milione di euro di fondi europei, persi per non aver saputo rispettare una scadenza. Un fatto gravissimo che denunceremo alla Corte dei Conti”.

Il riferimento è, per l’appunto, a due progetti approvati dalla giunta a giugno per la partecipazione al Po Fesr 2014/2020: peccato che i progetti siano stati presentati fuori tempo massimo e quindi non saranno finanziati. Lo scorso 10 agosto la Regione ha pubblicato l’elenco delle domande ammissibili all’azione dedicata al riuso di vecchi immobili e beni confiscati, con tanto di allegato delle “domande non ricevibili”: tra le opere cassate, ci sono anche le due di Palazzo delle Aquile. Per entrambe la motivazione è la stessa: non pervenuta entro le ore 13 del 17 maggio, ossia entro il termine ultimo.

“Stiamo acquisendo la documentazione dall’Assessorato regionale e nelle prossime settimane trasmetteremo il tutto alla Corte dei conti per le valutazioni del caso rispetto alla responsabilità erariale dell’Amministrazione comunale, visto e considerato che su tale vicenda era stata avvertita già a marzo 2018, e successivamente a maggio dello stesso anno – spiega Varrica – La sola cosa certa è che il Comune di Palermo ha perso la possibilità di finanziare due progetti con fondi europei per mera negligenza e per non aver voluto dare seguito alle sollecitazioni del Movimento 5 Stelle”.

A farne le spese non sarà solo la piscina comunale, che avrebbe goduto di lavori per la tribuna e servizi annessi, ma anche il verde attrezzato sportivo di via della Giraffa, via dell’Antilope e via Guido Rossa: una struttura ultimata nel 2011 completa di campo di calcio, spazi verdi, spogliatoi e sale a disposizione del quartiere ma che il Comune non è mai riuscito a far decollare. A causa della mancanza di una recinzione e di un sistema di sorveglianza, oltre che dell’illuminazione per la notte, ladri e vandali hanno trasformato il centro in un rudere con vetri rotti e porte divelte. “Siamo tutti molto arrabbiati perché le periferie di Palermo sono da anni in totale stato di abbandono – spiega il consigliere della Terza circoscrizione Saverio Bruschetta – i cittadini devono sapere che l’unico responsabile è chi amministra questa città”.

LA REPLICA DEL COMUNE

“Ancora una volta urla e strilli che denotano una scarsa – per non dire nulla – conoscenza del funzionamento della pubblica amministrazione. Davanti ad un fatto grave, certamente grave, ma non drammatico né irreparabile, ecco la classica sequela di scemenze a 5 Stelle”. Lo afferma l’Assessore alla Rigenerazione Urbanistica e Urbana Emilio Arcuri in riferimento alle dichiarazioni del Deputato del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica, in merito a presunti “fondi persi” per interventi nelle periferie. “Prima di tutto – ricorda Arcuri – è bene chiarire che stiamo parlando di un bando per fondi Po Fesr e che la partecipazione non è in sé garanzia del finanziamento dei progetti presentati, ma è soggetta all’alea tipica della procedura concorsuale.”

“Non vi sono quindi elementi per configurare un danno erariale, ma se i 5 Stelle vogliono far ridere qualche magistrato contabile, che facciano pure, anche perché, come dei consiglieri comunali informati e non scandalistici dovrebbero sapere, quasi tutte le opere di cui parliamo sono già finanziate”. Nel merito dei progetti indicati nel comunicato, gli uffici tecnici dell’amministrazione hanno infatti evidenziato che l’intervento relativo al recupero e rifunzionalizzazione del verde attrezzato sportivo di via della Giraffa, di via dell’Antilope e via Guido Rossa, che giova precisare è un unico intervento, è incluso nell’Accordo Quadro 2016, i cui lavori inizieranno con il nuovo anno e saranno completati entro il mese di aprile 2019. La partecipazione all’avviso in questione è stata effettuata nell’ottica di attivare più fonti di finanziamento al fine di liberare risorse in bilancio da destinare ad altri interventi. Relativamente al secondo intervento, ovvero la realizzazione della tribuna e servizi annessi presso la piscina comunale, si rappresenta che quest’ultimo è suddiviso in più stralci funzionali. Il primo stralcio, è già stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali per il tramite della Ragione Sicilia. Conseguentemente, l’Amministrazione, avendo contezza dell’avvenuto finanziamento del primo stralcio, ha avanzato la proposta di partecipazione all’avviso, avvalendosi di un progetto definitivo per il secondo stralcio funzionale. La realizzazione di quest’ultimo, comunque, restava e resta in ogni caso subordinata alla conclusione del primo stralcio. Tuttavia, è doveroso precisare che la realizzazione del primo stralcio è attualmente “impedita” in attesa del perfezionamento della reiscrizione in bilancio da parte della Regione delle relative somme, da trasferire all’Amministrazione Comunale per bandire la gara.

“Ad ulteriore conferma della pretestuosità delle dichiarazioni del Movimento 5 Stelle – afferma Arcuri – è la proposta di inserire per la partecipazione all’avviso interventi su beni immobili confiscati, quando tutti sanno che gli stessi, come già rappresentato dal dirigente dell’Ufficio competente ai rappresentanti del Movimento , risultano già inseriti nella programmazione finanziaria Pon Metro. Infine – conclude Arcuri – un doveroso riferimento alla tardiva presentazione del progetto; un fatto che, come ho detto, è sicuramente grave, tanto da essere oggetto di una indagine interna da cui potrebbero emergere responsabilità tecniche di dipendenti, ma non ha per nulla i contorni disegnati dai rappresentanti del M5s. A meno che essi non ritengano che i sindaci o gli assessori, primi fra tutti quelli espressi dal loro Movimento, non siano personalmente incaricati del caricamento dati, in una grande confusione fra ruoli politici e ruoli tecnico/amministrativi”.


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