“La mozione di sfiducia? Sarebbe solo uno sfregio politico e istituzionale”. Non usa mezzi termini il senatore e nuovo coordinatore regionale del Mpa Giovanni Pistorio. “Quell’atto, che considero fuori misura e ingiustificato, finirebbe solo per pregiudicare qualsiasi dialogo futuro con le forze politiche che la presenteranno”.
A dire il vero, il senatore differenzia le due mozioni attualmente depositate all’Ars. “Quella del centrodestra – spiega – ha una sua coerenza con l’evoluzione politica degli ultimi anni. Quella di Pd e Udc la considera invece inspiegabile, visto che giunge persino dopo l’annuncio delle dimissioni del presidente. Una scelta, quella di Lombardo, che avrebbe dovuto invece suggerire un maggiore rispetto”.
Nicola D’Agostino, invece, sarà presente oggi alla conferenza dei capigruppo dove si discuterà la mozione: “E lì – dice – solleveremo due problemi: il primo riguarda la necessità di portare a compimento, intanto, il ddl riguardante la cosiddetta ‘manovrina’. Poi, chiederemo che la mozione venga fissata in una data successiva alle annunciate dimissioni, così come consigliato dallo stesso presidente Francesco Cascio. Tra l’altro, la mozione la considero un atto sotto certi aspetti pretestuoso, e per alcuni partiti persino ipocrita”.
Ma se si arriverà a una calendarizzazione anticipata rispetto alle dimissioni, non sono da escludere nemmeno le dimissioni di Lombardo prima del 28 luglio. Almeno, questo è ciò che si può intendere da una frase di Pistorio: “Io so solo – dice – che Lombardo non è certamente uno che ama giocare in difesa. Quindi credo che di fronte a un’aggressione di quel tipo, agirebbe di conseguenza”.
Un’ultima battuta sulla notizia dell’”obolo” che i “nominati” nei posti di governo in quota Mpa verserebbero al partito: “Una notizia falsa – dice Pistorio – nell’Mpa c’è solo un meccanismo comune un po’ a tutti i partiti, che prevede un versamento di parte delle proprie indennità. Ma riguarda solo gli eletti e i nominati in giunta. E nessun altro”.
