"Pizzo? No, pagamento di lavori"| Cade l'accusa, tre assolti - Live Sicilia

“Pizzo? No, pagamento di lavori”| Cade l’accusa, tre assolti

La vicenda riguardava un piccolo artigiano di Bagheria.

PALERMO – I racconti della vittima, del collaboratore e di un testimone non coincidevano. Sono emerse contraddizioni. Il risultato è che tre imputati sono stati assolti dall’accusa di estorsione. Si tratta di Francesco Lombardo, Paolo e Pietro Liga (difesi dagli avvocati Debora Speciale, Jimmy D’Azzò, Giovanni Rizzuti e Roberto Panepinto).

La presunta vittima era un imbianchino che raccontò di avere consegnato la somma di denaro per la messa a posto nelle mani di un costruttore che poi li avrebbe girati ai presunti mafiosi. Il costruttore è stato convocato davanti al giudice per l’udienza preliminare Gigi Omar Modica e ha sì confermato il passaggio di denaro, ma lo ha collegato a questioni di lavoro. Niente di illecito, come per altro aveva anche riferito il collaboratore Giuseppe Gennaro.

Il processo nasceva dal blitz Reset che azzerò la mafia di Bagheria e dintorni. In altri tronconi ci sono già state pesanti condanne, ma anche alcune assoluzioni. Come quella di due settimane fa, seguita dall’immediata scarcerazione di Pino Scaduto e Gino Mineo, il capomafia di Bagheria e il suo vice, già condannati in passato con sentenza definitiva. Erano entrambi difesi dall’avvocato D’Azzò che, a conti fatti, ha visto cadere le contestazioni di una quindicina di estorsioni.


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