Playa, escrementi e degrado| alla spiaggia libera n. 1 - Live Sicilia

Playa, escrementi e degrado| alla spiaggia libera n. 1

Pezzi di bottiglie rotte e vetri sulla sabbia

Terminati gli acquazzoni dei giorni scorsi, Catania continua a fare i conti con la pioggia di lamentele dei bagnanti indignati al cospetto di una spiaggia libera sporca come non mai. Alla redazione di Live Sicilia Catania sono arrivate decine di segnalazioni, da un sopralluogo direttamente sul posto quello che è emerso è la foto di un vero scempio. Il vicesindaco Consoli: "Grazie alla vostra segnalazione, abbiamo attivato immediatamente gli uffici".

CATANIA – Lo scenario è a dir poco raccapricciante. I bagnanti che lasciano l’arenile lo fanno con in faccia un’espressione che tutto fa tranne che incoraggiare i nuovi arrivati. Pioggia di lamentele e critiche come non mai per la spiaggia libera numero 1 del viale Kennedy. Poco meno di due mesi fa Live Sicilia Catania aveva documentato con fotografie e video la situazione ad inizio stagione; oggi, fine agosto, pare proprio che la spiaggia dai tanti disagi sia precipitata in un vero e proprio scempio.

“Sono una cittadina arrabbiatissima – si legge in una segnalazione arrivata a Live Sicilia Catania – oggi sono andata alla spiaggia libera n.1, è vergognosa la sporcizia della sabbia, il parcheggio si paga profumatamente, ma lasciamo automobili e scooter in mezzo alla polvere e alle cartacce, lo so che molti cittadini sono incivili ma la sorveglianza dove sta?”.

Il parcheggio

Polvere, cartacce e non solo. A causa delle ultime piogge, infatti, il parcheggio della spiaggia sembra più una palude. Erbacce alte, rifiuti di ogni genere e maxi pozzanghere fangose: 2 euro il costo del biglietto, sia per le automobili che per le due ruote, senza distinzione tra chi trascorre in spiaggia poche ore e chi invece rimane un’intera giornata.


Varcando l’ingresso la situazione rispetto allo scorso luglio è poco cambiata. Uno sgabuzzino ha preso il posto del presidio dei vigili urbani. “La passerella è lasciata a metà – lamenta una bagnante – i servizi igienici hanno le porte aperte, i vigili qui sono dei fantasmi, che peccato!”. Nessuna sorveglianza, le docce non hanno i diffusori, né le piastre sottostanti, ne consegue una fanghiglia sabbiosa che spesso porta i cittadini a fare retro-front, come succede a due signore di Ragusa: “è la prima volta che veniamo qui e crediamo proprio sarà l’ultima, senza offesa per nessuno, ma è uno schifo”.

L’apice del degrado, tuttavia, si trova a pochi metri dall’area docce. Due containers in alluminio, strutture provvisorie, stanno infatti dallo scorso fine luglio sostituendo lo stabile in mattoni, adesso chiuso, dove da anni sono presenti i bagni e gli spogliatoi. Purtroppo però, seppur disposte da circa un mese, le due strutture sono già state vandalizzate e semi distrutte.

Per accedere al container adibito ai wc (uomini e donne insieme) bisogna salire una scalinata, bandita quindi ai diversamente abili e alle carrozzine, assenti le rubinetterie, non esistono porte d’ingresso, il lavabo (senza acqua) si trova di fronte ad un wc sprovvisto di porta e accessibile quindi a chiunque.

“Anzi oggi l’acqua c’è! – commenta sarcastico un catanese – sono un pensionato e non posso permettermi di pagare l’ingresso in un lido privato, ogni giorno qui c’è una notizia nuova, entri nello spogliatoio e troverà una sorpresa”.

L'interno dei bagni e degli spogliatoi

Seguiamo il consiglio. L’odore già a pochi passi dall’ingresso dello spogliatoio lascia poco spazio all’imaginazione. Qualcuno, infatti, ha utilizzato lo spazio adibito al cambio vestiario come se fosse una toilette e ad accoglierci una volta entrati sono una serie di escrementi sul pavimento. “Una signora in stato di gravidanza ha accusato dei forti dolori causati probabilmente dalla forte puzza – prosegue il pensionato – gli animali hanno più civiltà di molta gente. Ha visto la spiaggia? Ci sono ancora le bottiglie degli alcolici lasciate dallo scorso ferragosto”.

La spiaggi con i resti dei falò di Ferragosto

Bottiglie, lattine e resti di falò. Pare proprio che il ferragosto sia trascorso da poche ore, e, invece, sono già passati 10 giorni. Sporcizia di ogni genere: buste, lattine, cartoni, sbarre arrugginite. “Abbiamo raccolto dei cocci di vetro, ma chissà ancora quanti ce ne sono – spiegano dall’ombra di un ombrellone accomodato dal gestore del bar i due bagnini della spiaggia – noi non abbiamo una torretta, né un cannocchiale, non esistono cestini per l’immondizia. Da fine luglio abbiamo il pattino per effettuare i salvataggi, prima non avevamo neanche quello”.

“Tutto alla distruzione – conclude una bagnante – più tasse paghiamo e meno servizi ci sono. Oggi sono venuti dei turisti e mi sono vergognata come se la colpa fosse mia. Speravo tanto che la nuova amministrazione risolvesse questo vergognoso caso, ma ormai ho perso ogni speranza”.

Voce all’istituzione. Live Sicilia Catania ha raggiunto telefonicamente l’assessore all’ecosistema urbano e all’ambiente Saro D’Agata per una replica.

Pensa sia ammissibile una situazione del genere?

“Apprendo i dettagli di una realtà alquanto drastica. Purtroppo mi duole attribuire la responsabilità al concessionario vincitore della gara d’appalto, il quale dovrebbe curare la pulizia della spiaggia con più assiduità. Indubbiamente contesteremo”.

Sa che non esiste un presidio di Vigili Urbani e che non ci sono controlli di alcun tipo?

“È il frutto della solita carenza di organico, continuerò a sollecitare il Comando per l’invio di uomini”.

Tra un sollecito e un altro però Catania cade a pezzi e diventa vergogna per i cittadini, cosa vorrebbe dire loro?

“Di avere più cura della città, per la maggior parte dei casi gli atti vandalici sono proprio opera dei nostri ragazzi, bisognerebbe educare di più i nostri figli al rispetto”.

Capitolo posteggi. Secondo quanto riferito dal vostro responsabile in loco la sosta indipendentemente dalla durata costa 2 euro, non è una cifra un po’ troppo alta considerando che si tratti di uno slargo con terriccio, senza tettoie e sporco?

“Sì, effettivamente credo sia troppo costoso. Purtroppo ho ereditato tutto dalla vecchia amministrazione e ad oggi non posso intervenire”.

Sembra un po’ la logica dello scarica barile, non crede?

“Mi auguro di poter offrire molto di più la prossima estate”.

 

 

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