CATANIA – Dall’analisi dei dati statistici relativi all’ultimo trimestre (gennaio 2015 – marzo 2015), malgrado il grave momento di crisi che affligge il nostro Paese ed in particolare le aree del Centro-sud, si rileva solo un impercettibile aumento dei reati contro il patrimonio (in particolare dei furti) mentre, di contro, si registra un più che apprezzabile decremento dei reati contro la persona, con particolare riferimento agli omicidi per mano di mafia. Invero, rileva un importante dato statistico, cioè quello della complessiva diminuzione dei reati consumati che, da 5429 (primo semestre 2014) sono scesi a 5205 nel secondo semestre del 2014.
Un decremento generale, confermato anche nei primi tre mesi del 2015, denota una crescita del trend sicurezza nella provincia di Catania, facendo ragionevolmente dedurre che tali risultati siano il frutto di un rinnovato e rafforzato impegno anche da parte del personale della Polizia di Stato che in tutte le sue componenti e specialità, è riuscito comunque ad assicurare, ancor prima che reprimere, un costante presidio sul territorio attraverso una forte azione di prevenzione.
Nello specifico, i reati contro il patrimonio, vera piaga di questo comprensorio, se è vero che da un lato hanno subito un leggero incremento pari al 4% è altrettanto vero che c’è stata una parallela crescita dell’azione di contrasto pari al 17%. Particolarmente incisiva è stata l’azione di Prevenzione espletata attraverso l’adozione di numerosi provvedimenti questorili. Si allude, in particolare, a quei provvedimenti maturati nel trimestre gennaio/marzo 2015, consistenti negli Avvisi orali (tot. 91), Fogli di via obbligatori (tot. 27), Proposte di sorveglianza speciale (tot. 23), DASPO (tot. 12). Nell’ambito dei provvedimenti afferenti le violenze consumate nella dimensione domestica, sono stati irrogati 11 Ammonimenti, con ben 2 proposte (come misura accessoria) di sospensione della patente di guida di altrettanti stalkers ed un corposo sequestro cautelare di armi comuni da sparo. In tema di Misure di Prevenzione patrimoniali, sono state depositate ben 2 proposte di sequestro riguardanti ingenti cespiti patrimoniali.
Per una esaustiva visione della dimensione dell’impegno profuso giornalmente dal personale della Polizia di Stato nell’area metropolitana catanese, basta soffermarsi sul quantitativo generale delle persone sottoposte a Sorveglianza Speciale, cioè ben 1729. Solo nel mese di marzo sono scese su strada più di 1200 pattuglie solo per l’attività di controllo del territorio cui si aggiungono quelle degli Uffici della Squadra Mobile e della Digos.
I provvedimenti:
1) ARMI Nel solo mese di marzo, le licenze rilasciate sono state ben 65, licenze che, come noto, abilitano alla detenzione di un numero considerevole di armi comuni da sparo, sia lunghe che corte. A fronte dei rilasci, tuttavia, significativo anche il numero (18, per la precisone) delle domande tra quelle già denegate o revocate e quelle in corso di rigetto. Nel prospetto sono indicate tutte le competenze, anche in materia di esplosivi, che il T.U.L.P.S. attribuisce al Questore e che attestano quanto sia ampia la materia a cui il settore è preposto.
PASSAPORTI Anche nel settore dei passaporti l’attività è stata molto impegnativa, nonostante marzo non si possa considerare un mese tra i più significativi dal punto di vista del viaggio. Come emerge dalla sinossi, i passaporti rilasciati sono quasi 1000 e tutte le altre voci, trascritte nel prospetto, riguardano le autorizzazioni concesse dall’Ufficio agli altri enti preposti al rilascio di titoli validi per l’espatrio (ad esempio, le carte d’identità). Il dato, a parere di chi scrive, non va correlato solo alla vocazione turistica della popolazione residente, ma altresì alla migrazione verso altri Paesi volta alla ricerca di lavoro.
mese si sono volute privilegiare: l’una che riguarda l’occupazione del suolo pubblico, cui ricorre, in maniera indiscriminata e abusiva, gran parte degli esercizi commerciali della città, con grave dispregio del decoro urbano e con forti disagi per i pedoni, spesso famiglie con bambini, (e rischio per la loro incolumità), che non possono fruire dei marciapiedi a loro riservati. Il controllo degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, dei bar, insomma, non si limita alla verifica descritta ma è un controllo a tutto tondo: mira, altresì, alla verifica dell’installazione delle cosiddette “macchinette da gioco” e degli avventori e quindi riguarda importanti profili d’ordine e sicurezza pubblica. Dal prospetto emerge altresì che sono continuati i controlli ai c.d. “compro oro”, controlli rivolti, altresì, a prevenire il fenomeno della ricettazione degli oggetti preziosi.