Rapine, furti e mafia: i numeri del 2022, "basta inchini ai boss" - Live Sicilia

Rapine, furti e mafia: i numeri del 2022, “basta inchini ai boss”

Si chiude un anno ricco di operazioni contro la criminalità per la questura

PALERMO – La questura di Palermo, guidata da Leopoldo Laricchia, ha redatto un focus sugli obiettivi dell’azione di prevenzione e contrasto della criminalità messa in opera nel corso del 2022.

Il questore ha tracciato un bilancio delle attività della polizia nel capoluogo siciliano nel 2022. Non solo lotta a crimine organizzato, baby gang, rapine e spaccio. La Questura si è concentrata anche sul contrasto a fenomeni come l’apologia della mafia, attraverso le canzoni di artisti neomelodici e a forme di ossequio ai boss negli eventi religosi, come gli “inchini” davanti alle case di boss e pregiudicati per mafia durante le processioni.

“Bisogna essere molto cauti nel dire che Cosa nostra ha perso la sua forza. Direi, piuttosto, che si è rimessa in discussione, ha capito dove potersi sommergere e dopo poter emergere – spiega Laricchia -. E’ un’organizzazione criminale con una storia più che centenaria, che esiste e che non è sconfitta. L’auspicio, per usare le parole di Falcone, è che come tutti i fenomeni umani possa avere una fine. Quello che è certo è che l’attenzione repressiva è massima per disarticolare continuamente i mandamenti”.

Ecco il focus sul lavoro svolto dalla polizia.

OPERAZIONI ANTIMAFIA E ANTIRAPINA

  1. Operazioni antimafia

Nell’anno 2022 la sezione criminalità organizzata ha portato a conclusione quattro operazioni di Polizia Giudiziaria, due delle quali nel mese di maggio, una a giugno ed un’altra a luglio così come di seguito sinteticamente descritto:

TENTACOLI: In data 17/05/2022 la Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata “TENTACOLI” ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del capoluogo, nei confronti di 31 indagati (di cui 29 in carcere e 2 agli arresti domiciliari – 26 con esecuzione a cura della Polizia di Stato e 5 ad opera dei Carabinieri), ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso, detenzione e produzione di stupefacenti, detenzione di armi, favoreggiamento personale ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.

Il provvedimento restrittivo, scaturisce da una complessa attività di indagine, avviata dalla Squadra Mobile di Palermo e dal Servizio Centrale Operativo nel 2019 che ha consentito di ricostruire l’organigramma delle famiglie mafiose attive nell’ampio contesto criminale del mandamento di Brancaccio che comprende le famiglie mafiose di Brancaccio, Corso dei Mille e Roccella. 

In particolare è stato possibile ricostruire gli assetti delle famiglie mafiose di Brancaccio, identificando vertici, gregari e soldati, che, dalle acquisizioni info-investigative, si è accertato rendersi responsabili di numerosi reati–fine dell’associazione mafiosa, dalle estorsioni, commesse ai danni di numerosi commercianti e imprenditori, il c.d. pizzo, alla gestione delle diverse piazze di spaccio sparse sul territorio di Brancaccio, con il conseguente sequestro di ingenti quantitativi di cocaina provenienti dalla Calabria, tutti reati che hanno permesso di accumulare quei proventi necessari al mantenimento in vita dell’associazione ed alla remunerazione dei sodali liberi e delle famiglie di quelli detenuti.  

INTERO MANDAMENTO: In data 25/05/2022 personale della Sezione Criminalità Organizzata della locale Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo di Roma,  nell’ambito dell’operazione di polizia Giudiziaria denominata “INTERO MANDAMENTO” ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo dott. Alfredo Montalto,  nei confronti di 9 soggetti indagati, a vario titolo,  per il  reato di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsioni aggravate.

Il provvedimento restrittivo, scaturisce da una complessa attività di indagine avviata dalla Squadra Mobile di Palermo e dal Servizio Centrale Operativo nel 2020 e coordinata dalla locale Procura della Repubblica –DDA -, che ha consentito di ricostruire l’organigramma delle famiglie mafiose del mandamento della Noce/Cruillas che comprende le famiglie mafiose della Noce, Cruillas/Malaspina ed Altarello. 

SCAMBIO ELETTORALE POLITICO-MAFIOSO: In data 08/06/2022 personale di questa Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo – I Divisione ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare emesso dall’Ufficio GIP di Palermo, nei confronti di 3 persone, per scambio elettorale politico-mafioso, in violazione dell’art. 416 ter C.P.

Nella circostanza, in occasione delle elezioni amministrative del 12 giugno 2022, un candidato al Consiglio Comunale di Palermo aveva accettato la promessa di procurare voti in cambio della promessa di utilità consistenti in favori personali e della disponibilità a favorire gli interessi e le esigenze dell’associazione mafiosa.

Tale promessa era frutto del patto stipulato, anche mediante le modalità di cui all’art. 416 bis C.P., con due soggetti, di cui uno partecipe e l’altro indiziato dell’appartenenza a Cosa Nostra.

INTERO MANDAMENTO 2: In data 19/07/2022 personale della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata “INTERO MANDAMENTO 2” ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del capoluogo, nei confronti di 9 indagati (di cui 8 in carcere ed 1 agli arresti domiciliari), ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso nonché  intestazione fittizia di beni. 

Il citato provvedimento restrittivo risulta la naturale prosecuzione di quella già eseguita lo scorso 25 maggio a carico di altri 9 soggetti, anche loro responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, che ha consentito di colpire i vertici del mandamento mafioso Noce/Cruillas.

Dal complesso dell’attività d’indagine è emerso un quadro indiziario, accolto dal G.I.P. di Palermo, in cui i destinatari dei provvedimenti di cattura sono ritenuti coinvolti nella gestione di attività criminali esercitate all’interno del mandamento, con particolare riferimento alla deprecabile azione della riscossione del pizzo in danno di esercenti di attività commerciali, artigiani ed imprenditori di zona. 

b. Operazione “Arab Zone”

La Polizia di Stato ha eseguito, in data 2/7/2022, un’ordinanza di custodia cautelare a carico di n. 11 soggetti, di cui 6 maggiorenni e 5 minorenni, ritenuti i componenti di una pericolosa “banda criminale giovanile” denominata “Arab Zone 90133”, autori di molteplici aggressioni, alcune eseguite con particolare violenza, attraverso l’utilizzo di bottiglie di vetro rotte e bastoni, ai danni di frequentatori del centro cittadino di Palermo, tra cui molti minorenni, perpetrate tra il 7 gennaio ed il 15 giugno u.s.  

Le brutali aggressioni sono state perpetrate, prevalentemente, nel fine settimana nei luoghi del centro storico ove sono soliti riunirsi giovani.

Tale modus operandi, compatibile con le tipiche ostentazioni criminali del “branco”, infondeva a tutto il gruppo maggiore sicurezza nel compiere le azioni delittuose manifestando la propria energica autorevolezza sul territorio mediante una violenza inaudita.

La presenza della predetta banda criminale nell’area di riferimento ha infatti contribuito nel corso delle settimane ad ingenerare un allarmante clima di paura ed una percezione di scarsa sicurezza nei giovani frequentatori del centro storico.

Nel corso degli accertamenti, sviluppati con l’ausilio delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, sono stati infatti acquisiti indiziari e concreti elementi di colpevolezza a carico di un gruppo composto da minorenni e maggiorenni, stranieri ed un italiano che, attraverso un consolidato schema di azione, si sarebbero resi responsabili, a vario titolo, di lesioni aggravate, percosse, minacce, resistenza ai danni di un appartenente della Polizia di Stato, libero dal servizio ed una rapina aggravata.

Le identificazioni effettuate sono state successivamente corroborate dalle individuazioni fotografiche alle quali sono state sottoposte le persone offese e sono risultate in perfetta corrispondenza con quanto riscontrato dagli accertamenti compiuti nei profili social del gruppo.  

Infatti, il predetto gruppo risulta molto attivo sui social network: “Tik Tok”, “You Tube” ed in particolare “Instagram”, con un profilo denominato “arabzone90133”, attraverso il quale gli stessi, attestavano la propria appartenenza ad un sodalizio di origine magrebina affermando il proprio dominio sul territorio ove agiscono.

In base al grave quadro indiziario rassegnato dalla Squadra Mobile ed in considerazione dei consistenti elementi di reiterazione del reato e pericolosità sociale del sodalizio, le competenti Autorità giudiziarie hanno emesso 11 provvedimenti, tutti di natura restrittiva, di cui n. 5 misure di custodia cautelare in carcere e n.1 misura degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico a carico degli indagati maggiorenni mentre l’Autorità Giudiziaria Minorile ha disposto n.2 misure di custodia cautelare presso l’ I.P.M Malaspina e n. 3 misure del collocamento in comunità.

c. Rapine 

Totale eventi delittuosi in rilievo: 44

Totale persone arrestate: 4

PROVVEDIMENTI E ATTIVITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA

  1. Processioni religiose 

La Questura di Palermo ha instaurato un costante percorso inter-istituzionale atto a epurare le iniziative religiose di questa provincia da possibili refluenze di tipo mafioso. Ai sensi dell’art. 26 del T.U.L.P.S., peraltro, si sono dettate, delle previsioni finalizzate a prevenire, nel corso delle processioni religiose, inchini e/o altri atti di riverenza nei confronti di esponenti della criminalità organizzata e/o di soggetti legati comunque a vario titolo alla stessa, consistenti nel disporre il divieto di sosta nei pressi dei numeri civici e, in alcuni casi, nel cambio di percorso del corteo religioso, qualora lungo lo stesso dovessero insistere le abitazioni di pregiudicati per fatti di mafia (previe analisi a cura della Divisione Anticrimine della Questura, dei Commissariati di P.S. di zona ovvero delle articolazioni dell’Arma dei Carabinieri competenti per territorio).

Totale processioni con prescrizioni ex 26 T.u.l.p.s anno 2022: 207  

b.Alto Impatto 

In un’ottica di rinnovata prevenzione che guarda alla tutela della sicurezza pubblica e dei correlati riflessi sulla sicurezza urbana quale bene giuridico polivalente, si è dato vita ad una pianificazione incentrata su un approccio diversificato “del fare sicurezza”, integrando e facendo interagire le varie competenze a disposizione del Questore come Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, così da porre in campo simultaneamente: contrasto al crimine, controllo del territorio, controlli amministrativi e controlli volti a far rispettare le misure restrittive domiciliari. 

Questo approccio ha dato vita al modello “Alto Impatto”, un modellosistemico di intervento mirato sulle aree disagiate e con problematiche di alta densità criminale, potenzialmente più a rischio in punto di recrudescenza di fenomeni delittuosi e di pericolosità sociale, che costituiscono terreno fertile per il proliferare di scenari di crimine organizzato.

Detti servizi sono stati preceduti da una puntuale attività di analisi e da un monitoraggio capillare del territorio urbano ad opera dei Commissariati, di concerto con la Divisione Anticrimine della Questura, al fine della predisposizione di dettagliati documenti programmatici che orienteranno la pianificazione delle misure e dei dispositivi dedicati al controllo straordinario del territorio.

Per conferire al modello un’azione pienamente incisiva, significative aliquote dei Reparti Prevenzione Crimine rappresentano un prezioso innesto di risorse, in ausilio al personale della Questura.

Al fine di garantire un’adeguata efficacia deterrente ai servizi in questione è prevista la predisposizione, a seguire, di “servizi di mantenimento” sulla zona precedentemente interessata dall’Alto Impatto. 

Dati totali “Alto Impatto” 2022:

ATTIVITÀ DI POLIZIA AMMINISTRATIVA

L’attività di controllo condotta dalla Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S. nel corso dell’anno 2022 ha consentito la verifica ispettiva sotto il profilo amministrativo di 63 esercizi pubblici (oltre ai 174 controllati nei servizi ad alto impatto) di cui:

  • 19 centri scommesse;
  • 28 locali notturni;
  • 16 locali di ristorazione.

Durante i controlli si è proceduto alla identificazione e al controllo di 655 persone e la contestazione di:

  • 72 sanzioni per illeciti amministrativi per un totale di 120.577 €;
  • 2 sanzioni per somministrazione di alcoolici a minori tra i 16 e 18 anni;
  • 7 contestazioni per occupazione di suolo pubblico in violazione al C. di S. per totali € 1.211, con ripristino dei luoghi, restituiti all’uso pubblico cui sono destinati, oltre alla sanzione accessoria irrogata dal SUAP di Palermo della chiusura per gg. 5 per recidiva per 3 dei 7 casi.

 In alcune circostanze sono emerse anche responsabilità di carattere penale per le quali sono state segnalate all’A.G. 38 persone con relative n. 27 C.N.R.:

  • 1 ai sensi dell’art. 476 c.p. (dichiarazioni mendaci);
  • 2 ai sensi dell’art. 689 c.p. (somministrazione alcoolici a minori degli anni 16);
  • 2 ai sensi degli artt. 134-140 TULPS (abusivo impiego di personale addetto alla sicurezza);
  • 7 ai sensi dell’art. 633 in relazione all’art. 639bis c.p. (invasione di suolo pubblico a fini di lucro);
  • 15 ai sensi dell’art. 681 c.p. in relazione dell’art. 80 TULPS (attività danzante in assenza di agibilità) di cui n. 2 a titolari di licenza di P.S. per inosservanza delle prescrizioni di sicurezza e/o di capienza in ordine all’agibilità per i locali;
  • 5 sequestri preventivi in ambito dell’accertamento del reato ex art. 681 c.p.

Sono stati analizzati anche i profili soggettivi dei titolari e dipendenti delle attività, con la valutazione sulla sussistenza di quei requisiti che la normativa esige per la conduzione di un pubblico esercizio e con la proposizione di misure di prevenzione a carico dei soggetti che hanno mostrato particolare non curanza del rispetto delle norme preposte alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. 

Ciò ha condotto all’emissione finora di 6 Avvisi Orali e di 7 segnalazioni agli enti competenti ai sensi dell’art. 10 TULPS che ad oggi hanno comportato l’emissione dei primi 5 provvedimenti di revoca della SCIA da parte del SUAP del Comune di Palermo e di 1 da parte del SUAP del Comune di Isola delle Femmine.

Particolare attenzione durante le ispezioni è stata rivolta anche ai profili di safety riguardo gli addetti ai controlli nelle attività di intrattenimento e pubblico spettacolo, riscontrando l’impiego di operatori non iscritti all’albo prefettizio, spesso perché carenti dei requisiti (34 delle 72 sanzioni amministrative).

Sono stati emessi n. 13 provvedimenti di sospensione ex art. 100 TULPS, in funzione della valutazione del rischio a salvaguardia della sicurezza pubblica con conseguente rivalutazione dei requisiti soggettivi, verso soggetti con licenza di P.S. o di sola S.C.I.A..

Oggetto di particolare valutazione preventiva, nella concessione delle licenze di P.S. per manifestazioni pubbliche “di piazza” e per i pubblici spettacoli in genere, hanno rivestito i profili di safety, richiamati con la circolare dell’08.06.2022 che il Questore ha indirizzato a tutti gli organi coinvolti in ambito provinciale. Al fine di impartire precipue indicazioni, tese a ridefinire alcuni passaggi procedurali e a favorire, nell’ottica di un “approccio flessibile” alla gestione del rischio, la migliore parametrazione delle misure cautelari rispetto alle vulnerabilità in concreto rilevate in relazione a ciascun evento.

E’ stata ribadita la necessaria acquisizione preventiva del parere della Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo con l’indicazione di linee guide integrative per la definizione dei procedimenti concernenti le manifestazioni di pubblico spettacolo in luoghi all’aperto. Particolare attenzione è rivolta ai percorsi di accesso e deflusso all’area da parte del pubblico, alla pianificazione delle procedure di emergenza, antincendio e di evacuazione, all’impiego di un congruo numero di operatori per la gestione della sicurezza in possesso di idonei requisiti, fino alla suddivisione in settori per eventi con affollamento superiore alle 10.000 persone.

Nella stessa ottica, è stata effettuata la ricognizione di tutti gli impianti sportivi presenti nell’area della Città Metropolitana (Palermo + 82 comuni) con la revisione delle certificazioni inerenti l’agibilità di quelli in uso. 

Dall’evidenza dei recenti fatti di cronaca nell’ambito dei locali di intrattenimento e ballo che hanno pregiudicato la sicurezza dei cittadini e destano preoccupazioni rispetto al mantenimento dell’ordine pubblico, è stato adottato uno specifico criterio di impiego del personale addetto ai servizi di controllo di cui all’art. 3 commi 7-13 L. 94/2009 e relativo D.M., quale prescrizione modale dell’autorità di Pubblica Sicurezza alle licenze rilasciate ai sensi del combinato disposto degli artt. 68 e 9 del TULPS. Ciò comporta una valutazione preventiva dei profili di rischio, sulla scorta dell’esame degli elementi oggettivi e dei fatti occorsi, tale da quantificare scientemente gli operatori da dover impiegare.

Per le medesime finalità e con l’intento di sollecitare la collaborazione nella tutela della pubblica sicurezza, è stato altresì avviato, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il processo per la redazione di un protocollo d’intesa con le organizzazioni di categoria.

  1. Danni derivanti dall’utilizzo di alcol su minori

II consumo di alcol è tra i comportamenti a rischio più comuni tra gli adolescenti. I dati della sorveglianza mostrano la loro elevata diffusione in Itali a. Nel 2019 in Italia, il 66,8% della popolazione di età superiore agli undici anni ha consumato alcolici, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). II 20% di tutta la popolazione italiana sopra gli 11 anni consuma alcol ogni singolo giorno. 

La ragione principale è riconducibile alle proprietà psicoattive dell’alcol che apparentemente facilitano le relazioni sociali perché generano piacere, euforia e disinibizione. In realtà il consumo dell’alcol abbassa la percezione del rischio e favorisce comportamenti senza controllo. I comportamenti a rischio iniziano a diffondersi tra i tredicenni e, soprattutto, tra i quindicenni, sebbene neppure gli undicenni siano del tutto protetti. Perlegge,l’acquistodialcolinItaliaèvietato ai minorenni. Tuttavia, dai dati riportati, risulta che questo non impedisca agli adolescenti di bere alcolici. In particolare, l’indagine GYTS ha valutato che il 68% le ha acquistate nelle rivendite autorizzate senza avere problemi. 

Questi comportamenti, in una fascia di età in cui sarebbe opportuna la totale astensione dalle bevande alcoliche per proteggere il momento cruciale dello sviluppo dell’individuo, hanno un impatto sulla salute fisica, mentale e sulle relazioni sociali. Anticipare l’inizio dell’abitudine al bere e sperimentare episodi ricorrenti di ubriachezza comporta alterazionifunzionaliestrutturalidelsistemanervosoe del fegato che persistono anche nell’età adulta.

L’organismo dei ragazzi non riesce a metabolizzare l’alcol poiché il fegato, l’organo deputato proprio a questo compito, non è ancora completamente maturo per cui nonriesceascinderel’etanolo, la molecola dell’alcol. Il fegato non è predisposto e maturo sino ai 21 anni circa: se si consuma alcol prima di quest’età, dunque, può subire un danno diretto per difetto dell’enzima alcool deidrogenasi ed innalzamento delle concentrazioni circolanti di alcool.

II cervello è ad alto rischio, in quanto l’etanolo che circola immodificato può raggiungere tutti gli organi. Oltre agli effetti tossicologici acuti con alterazione dei riflessi, instabilità e nei casi più gravi sopore e coma etilico, sono documentate alterazioni strutturali a dosi anche più contenute negli adolescenti.

Qualsiasi consumo di alcol può danneggiare il lobo frontale, la parte del cervello che rende razionali e che raggiunge la completa maturazione attorno ai 25 anni, e può interferire con il passaggio dal pensiero emotivo, controllato dai lobi frontali, a quello razionale, gestito dalla corteccia frontale, che avviene fra i 12 e i 25 anni. Di conseguenza, il ragazzo può rimanere bloccato nella modalità cognitiva emotiva: significa che anche una volta diventato adulto, tenderà sempre ad agire sull’onda dell’emotività, dell’impulsività e dell’aggressività, a cambiare umore rapidamente. Inoltre, l’etanolo fa morire i neuroni, le cellule del sistema nervoso, e blocca i loro collegamenti. Basti pensare che con un’ubriacatura si perdono circa 100.000 neuroni

Non è raro che l’eccesso di alcol comporti negli adolescenti epatite alcolica acuta, per il consumo cronico steatosi epatica e se il consumo si protrae con evoluzione dell’epatopatia in cirrosi epatica, che comporta una lesione del fegato per cui l’organo si distrugge e cicatrizza pian piano, perdendo tutte le sue funzioni.

MISURE DI PREVENZIONE DEL QUESTORE

  1. Dacur
  1. D.A.C.Ur. exart.10,D.L.14/2017 “Daspourbano”

Divieto di accesso a specifiche aree urbane adottato nei confronti di parcheggiatori, ambulanti abusivi, ubriachi molesti, autori di atti contrari alia pubblica decenza, ovvero chiunque ponga in essere reiterate condotte antigiuridiche che impediscono l’accesso o la libera fruizione delle infrastrutture di trasporto pubblico arrecando, altresì, pericolo alia sicurezza pubblica.

Regime sanzionatorio: arresto “da sei mesi a un anno” e “da un anno a due anni” nel caso di violazione dei divieti emessi, rispettivamente, ai sensi del comma 2 e del successivo comma 3 dell’art.10 del D.L. 14/2017.

  1. D.A.C.Ur.exart.13 D.L.14/2017 “D.a.c.ur.Pusher”

Divieto di accesso ai locali pubblici o aperti al pubblico o pubblici esercizi, comprensivo del divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze dei medesimi locali specificamente individuati nel provvedimento, appositamente previsto quale misura di contrasto al fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti nei luoghi frequentati dai giovani.

Regime sanzionatorio: Per la violazione dei divieti e delle prescrizioni di cui ai commi 1 e 3 dell’articolo 13 è prevista “lareclusionedaseimesiadueannie lamultada 8.000a20.000 euro”.

  1. D.A.C.Ur.exart.13/bis D.L.14/2017  – “D.a.c.ur. Willy”

Divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento, comprensivo del Divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze dei medesimi locali, disposto per motivi di sicurezza per la prevenzione di gravi disordini, risse o diversi altri fatti reato connotati da violenza, commessi all’interno o nelle vicinanze di locali pubblici o di pubblico trattenimento interessati, ad esempio, dalla c.d. “movida”. Questo tipo di Divieto può estendersi, in taluni casi, anche ai locali pubblici presenti sul territorio dell’intera provincia e può contemplare l’obbligo di comparire una o più volte presso gli uffici di polizia.

Regime sanzionatorio: Per la violazione dei divieti e delle prescrizioni di cui all’articolo 13 bis e stata prevista la “reclusione da sei mesi a due anni” e “la multa da 8.000 a 20.000 euro“.

Dati inerenti i divieti di Accesso ai Centri Urbani (DACUR) D.L. 14/2017 art.10 c.2 (PARCHEGGIATORE ABUSIVO) – art 13 (PUSHER) – art. 13 bis (WILLY). 

DACUR EMESSI NELL’ANNO 2022:

  • Nr. 9 ex art..10 c.2 (PARCHEGGIATORE ABUSIVO)
  • Nr. 2 ex art. 13 (PUSHER)
  • Nr. 40 ex art. 13 bis (WILLY)
  • Totale 51

DACUR IN CORSO DI VALIDITA’ AL 19 DICEMBRE 2022:

  • Nr. 11 ex art.10 c.2 (PARCHEGGIATORE ABUSIVO)
  • Nr. 24 ex art. 13 (PUSHER)
  • Nr. 54 ex art. 13 bis (WILLY)
  • Totale 89

VIOLAZIONI AI DACUR NELL’ANNO 2022:

  • Nr. 116 (DACUR relativo ai PARCHEGGIATORI ABUSIVI)
  • Nr. 2 (al DACUR PUSHER) illeciti commessi nel quartiere BALLAROreiterati dal medesimo soggetto per il quale è stata avanzata Proposta di Sorveglianza Speciale ex art.6D.lgs. 159/2011.
  • Nr. 1 (DACUR PUSHER) illecito commesso nel quartiere VUCCIRIA
  • Nr. 2 (DACUR WILLY) illeciti commessi in PIAZZA MAGIONE
  • Totale 121

Il dato dimostra la scarsa efficacia deterrente dell’art.10 c.2 (relativo ai PARCHEGGIATORI ABUSIVI)in quanto i soggetti colpiti, noncuranti del divieto imposto, continuano nella loro condotta talvolta cambiando l’area urbana in cui esercitano l’attività illecita.

La recente introduzione delle SCHEDE RIEPILOGATIVE DEI PROVVEDIMENTI DACUR (fine mese di ottobre 2022) ha permesso agli operatori sul territorio di constatare l’effettivo rispetto dei provvedimenti adottati divenendo così importante strumento di effettività della misura.

ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO

L’analisi dei dati geo-referenziati sulla delittuosità a disposizione di quest’Ufficio, nel corso del 2022, ha evidenziato come alcune tipologie di reato avvengano nelle vie principali del centro storico di Palermo, e cioè: Via Maqueda, Via Vittorio Emanuele, Via Roma, Piazza Castelnuovo. Il resto degli episodi criminosi è concentrato in prossimità di esercizi commerciali presenti sul territorio (farmacie, supermercati, negozi vari) o comunque nelle zone più periferiche dei quartieri a maggior rischio criminale della città. Tale osservazione ha consentito di prevedere e predisporre una particolare intensificazione delle attività di controllo del territorio degli equipaggi-volante in quelle aree del centro urbano maggiormente caratterizzate dai fenomeni criminosi inerenti i reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, cosicché si è registrato un incremento dei casi di arresto in flagranza di reato nonché di interruzione dell’azione criminosa dei malviventi all’esito di interventi emergenziali connessi al verificarsi di tali fatti-reato. 

Rapine

  1. Rapina a passante del 04.12.2022 avvenuta in Piazza Indipendenza. I fatti si verificano in Piazza Indipendenza nei pressi dell’arco di Porta Nuova da parte di un soggetto italiano che aveva minacciato con un coltello una coppia di ragazzi facendosi consegnare contanti per un valore complessivo di 40 euro. Le Volanti ricevuta la nota dalla Sala Operativa immediatamente individuavano il soggetto in Corso Calatafimi, poco distante dal luogo in cui si erano verificati i fatti e dopo aver accertato che il soggetto fosse l’autore del reato procedevano al suo arresto per il reato di rapina riconsegnando, inoltre, il denaro alle vittime del fatto.
  2. Rapina in farmacia del 01.12.2022. I fatti si sono verificati in Via Mogadiscio (Zona Zisa) dopo che nei minuti precedenti erano state perpetrate altre 2 rapine (una consumata in Via Castellana ed una tentata in Via Piazza Armerina). L’intuito investigativo permetteva di individuare la probabile prossima farmacia in cui i malviventi avrebbero potuto colpire. Giunti quindi in Via Mogadiscio gli operatori trovavano i due rapinatori all’interno della stessa. Una volta scoperti i rei, armati di pistola, tentavano di uscire dalla farmacia tenendo in ostaggio la farmacista, ma venivano disarmati immediatamente sia dagli operatori di Volante che, poco dopo, da personale della Squadra Mobile nonché del Commissariato di P.S. Zisa. I due soggetti venivano tratti in arresto per il reato di tentata rapina aggravata, sequestro di persona, porto abusivo di armi da sparo.
  3. Tentata Rapina di autovettura del 30.04.2022. Dopo aver ricevuto la segnalazione da parte del proprietario di un’auto di un tentativo di rubare la propria autovettura da parte di due soggetti a bordo di scooter, le Volanti rintracciavano in Via Gino Zappa (Zona Zen) uno dei due soggetti perfettamente corrispondente alle descrizioni date dal richiedente l’intervento. Dopo aver effettuato tutti i necessari accertamenti e dopo aver preso contatti con la vittima, la stessa, unitamente a due suoi amici, dichiarava che i soggetti vistosi scoperti con i cacciaviti puntati contro il proprietario ed i suoi amici li minacciavano di morte al fine di guadagnarsi la fuga. Per tale motivo il soggetto veniva tratto in arresto per tentata rapina impropria in concorso con l’altro soggetto rimasto ignoto. Il reato si era consumato in Via Ugo La Malfa nei pressi del “Car Bar”.

Furti 

  1. Furto autovettura del 10.12.2022. Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio in Via G.E. Di Blasi (zona Zisa), la Volante notava un auto guidata da un soggetto procedere affiancata da un motoveicolo condotto da un altro soggetto. Alla vista degli operatori i due conducenti acceleravano la loro marcia dando vita ad un inseguimento che si concludeva anche in appiedato al termine del quale i due soggetti venivano bloccati. Il reo alla guida dell’auto, poi risultata rubata, veniva tratto in arresto per il reato di furto aggravato in concorso; l’altro soggetto, minorenne, veniva indagato in stato di libertà. L’auto veniva riconsegnata al legittimo proprietario. 
  2. Tentato Furto con “spaccata” ad esercizio di tabaccheria in data 26.11.2022. Nella nottata 4 soggetti erano intenti, con lo strumento cd. “piede di porco”, a scardinare la finestra della tabaccheria di Via Lascaris (zona Zisa). Alla vista delle Volanti sopraggiunte i quattro soggetti tentavano la fuga ma due di loro venivano prontamente bloccati e successivamente tratti in arresto.
  3. Tentato furto catalizzatore del 20.04.2022. Nel transitare in Via Giotto la Volante notava due giovani, uno a bordo di un ciclomotore e l’altro disteso per terra nei pressi di un’auto, che tentavano di tagliare il catalizzatore con un seghetto; alla vista degli operanti i soggetti si davano alla fuga in direzioni diverse e mentre il soggetto a bordo del motoveicolo faceva perdere le tracce, l’altro veniva prontamente bloccato dagli operatori tenendo ancora in mano il seghetto con cui stava armeggiando sul catalizzatore dell’auto. Il soggetto veniva poi tratto in arresto per il reato di tentato furto aggravato in concorso.
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