CATANIA – Un progetto credibile che contrasti i populismi. Una grande area moderata che catalizzi le forze politiche sane con l’obiettivo di riportare la politica tra la gente, seguendo il modello europeo del PPE (Partito Popolare Europeo). In attesa dell’incontro dibattito di domani, “Con i Popolari contro i populismi”, l’eurodeputato Giovanni La Via spiega quale filosofia sia alla base di questa sorta di “chiamata alle armi” dei popolari, sul modello del Ppe.
Un momento di riflessione, ma anche si riorganizzazione su base nazionale e regionale, che abbia come esempio il grande contenitore europeo, realtà consolidata. “Il Ppe sta portando avanti, sul piano europeo, una serie di iniziative volte a rafforzare le varie componenti della famiglia politica – afferma. Questo, in Italia, significa ovviamente che tutti quelli che si trovano sotto il cappello del Partito popolare europeo debbano ragionare per individuare un percorso unico e non percorsi così differenziati come quelli che ci sono in atto”.
Si parte dalla frammentarietà dei moderati italiani, colpiti dalla forza centrifuga di quelli che La Via definisce populismi di destra e di sinistra, per arrivare a una sintesi che, lontana dalla seduzione delle parole d’ordine che scaldano le folle, possa dare una nuova speranza al Paese, costituendo una reale alternativa. “Da un lato – prosegue – sembra che Forza Italia abbia una deriva populista verso Salvini e la Lega, deriva che la famiglia dei popolarti vede non male ma peggio; dall’altro ci sono tutti coloro che sono al centro, che hanno opposizione più moderata, che tendono a organizzarsi insieme. All’interno ci sono sicuramente Udc e Ncd, ma probabilmente anche movimenti civici che si collocano nello spazio politico compreso tra il Pd da un lato e i populismi di destra dall’altro”.
Caso a parte i “grillini”, “che hanno posizioni e obiettivi diversi”. Un grande vuoto da riempire con idee e progetti reali. “In questa area politica – continua l’eurodeputato – c’è tanto spazio che non abbiamo saputo cogliere e continuiamo a non saper cogliere perché non c’è un’organizzazione adeguata. Ci sono posizioni frammentate, non si riesce a trovare una guida unica. Forse perché gli interessi personali di qualcuno, la volontà di mantenere posizioni acquisite e consolidate, non consentono di far allargare questo spazio. Forza Italia – incalza – è un partito padronale, verticistico, il cui statuto non rispetta le regole di democrazia interna. Gli altri soggetti politici che stanno nella famiglia del Ppe non riescono a trovare sintesi, anche se ne hanno necessità, dati i valori comuni”.
Un grande Partito popolare, dunque, che nel tempo possa crescere e fungere, in futuro, da polo nel caso in Italia si concretizzasse quel bipolarismo tante volte accennato ma mai divenuto realtà consolidata. Un percorso lungo, secondo La Via. “Con la presenza del populismo dei grillini così rilevante, il bipolarismo va in crisi. Se a questo si aggiunge il populismo di destra, la prospettiva bipolare mi sembra difficile da realizzare”.