PALERMO- Manca un ultimo tassello umano al rito della pietà e del ritorno a casa: è Hannah Lynch, diciotto anni, figlia del miliardario Mike, affondato con il super-yacht Baleysian, nelle acque di Porticello. La salma del padre è stata ritrovata e portata ai Rotoli, ieri, nel corso di un’altra impegnativa giornata di ricerche. II corpo di Hannah è ancora laggiù, da qualche parte, in mare.
Le vittime del naufragio sono, dunque, sette, sei cadaveri sono già stati recuperati. Per primo, Racaldo Thomas, il cuoco. Poi, gli altri dispersi: Jonathan e Anne Elizabeth Bloomer, Chris e Nada Morvillo. Infine, Mike Lynch. I resti degli sfortunati passeggeri sono ospitati nelle celle frigorifere del cimitero dei Rotoli e nella camera mortuaria del Policlinico di Palermo.
Secondo una ricostruzione che è circolata, alcune delle vittime avrebbero cercato la salvezza, tentando di uscire dall’imbarcazione travolta dalla furia del maltempo, ma sono rimaste intrappolate senza scampo.
Le posizioni e i luoghi della nave in cui sono state rintracciate sarebbero stati diversi rispetto a quelli indicati dalle testimonianze dei superstiti. A Porticello, in queste ore, famiglie e sopravvissuti vivono momenti di angoscia terribile.
Sono supposizioni che dovranno passare l’esame dell’inchiesta. Una conferenza stampa alla Procura di Termini Imerese offrirà qualche indicazione in più.
Perché un veliero così imponente è stato inghiottito dal mare? Anche in questo caso, allo stato dei fatti, siamo nel campo delle congetture. Una delle ipotesi considerate dagli inquirenti sarebbe quella di una presunta catena di errori umani che avrebbe provocato l’affondamento.
Pure oggi, chi ha operato fin qui con grande intensità, in condizioni difficilissime, torna a tuffarsi. Bisogna riportare sulla terraferma il corpo di Hannah Lych, la figlia che ancora manca. Solo allora le ricerche avranno fine.
