PALERMO – “Trasformerò il palco di Zelig in una piccola Sicilia”. La promessa arriva da Sasà Salvaggio, l’attore comico palermitano debutterà dal 22 al 24 novembre al teatro di Milano. Lo racconta a Livesicilia scommettendo sul suo affezionato pubblico, che aspettava da tempo questo grande momento. Sì perchè Sasà piace proprio a tutti, siciliani e non.
Nato a Milano e trasferitosi a Palermo quando era ancora piccolissimo, non dimentica la sua amatissima terra e vuole raccontarla in tutti i suoi aspetti vivaci e coloriti. Sasà metterà a nudo vizi e virtù dei siciliani, sdoganando i luoghi comuni dell’immaginario collettivo e parlando di un’altra Sicilia, quella “mai raccontata”.
“Vi presenterò la mia terra come non l’avete mai vista – dice -. Una Sicilia diversa e lontana dagli stereotipi. Non più mafia, non più delinquenza e neppure i palermitani verranno descritti come i soliti fannulloni ‘nati stanchi’. Parlerò della sua solarità, della sua energia e metterò in evidenza il suo aspetto culturale, poco conosciuto dagli italiani”. Sasà prenderà un po’ in giro i suoi corregionali cercando di svelare i loro buffi tentativi di “diventare milanesi” e sottolineando le differenze tra italiani del Nord e italiani del Sud.
“Mi sento un po’ il portavoce dei siciliani. Chi ha successo a volte tenta di rinnegare le proprie origini. Io invece ho fatto della mia sicilianità la mia forza, un vanto, perchè noi meridionali con tutti i nostri pregi e i nostri difetti, siamo un popolo eccezionale e pazzesco”. Non solo Sicilia. Varietà, musica e mambo italiano. Sasà parlerà delle differenze e delle curiosità dei nomi e cognomi d’Italia, dell’uso ossessivo del telefonino e parlerà di cibo raccontando come si comportano gli italiani a tavola. La prima tappa del suo tour è stata il 15 novembre al teatro Fanin di Bologna, poi ha proseguito a Torino, Milano, Firenze, Pisa, Roma, per finire con “I miei primi venti anni” al teatro ‘Al Massimo’ di Palermo. “Torno lì dove è tutto iniziato – dice Sasà -. Dal 26 al 29 dicembre sarò a Palermo per raccontare i miei 20 anni di cabaret e proprio su quel palco presenterò il meglio dei miei pezzi storici”.
