Porto, oltre 3000 migranti a giugno |"Fermezza contro gli sfruttatori" - Live Sicilia

Porto, oltre 3000 migranti a giugno |”Fermezza contro gli sfruttatori”

I dati operativi dell'attività della Capitaneria di Porto dello scorso mese. Il neo comandante Nunzio Martello annuncia "tolleranza zero" contro chi non rispetta il mare: dai pescatori illegali a chi inquina.

 

L'intervista
di
3 min di lettura

CATANIA – Solo a giugno al porto di Catania sono arrivati 3.025 migranti. Numeri che fanno comprendere la portata dell’emergenza umanitaria a cui deve fare fronte la città e in particolare la Capitaneria di Porto che coordina ogni approdo: sono stati sei lo scorso mese. In uno sbarco coinvolta la nave della Guardia Costiera Italiana “CP 941 – Ubaldo Diciotti”, mentre le altre 5 imbarcazioni che hanno operato sono natanti europei della missione “Triton”. E’ forse questa una delle attività più “sensibili” che si è trovato ad affrontare il neo comandante della direzione marittima della Sicilia Orientale, il contrammiraglio Nunzio Martello, insediatosi da appena un mese. “Stiamo affrontando l’emergenza con molta abnegazione e tanta voglia di sostenere quelli che sono i bisogni dei migranti, ma anche con tanta fermezza per contrastare coloro che sfruttano in modo bieco e utilitaristico questo fenomeno”.

La Capitaneria di Porto è solo l’anello della lunga catena dell’accoglienza. Un sistema complesso ma che secondo Martello è ben oleato. “Il sistema è rodato: funziona con la prefettura, con la questura e con tutte le altre forze di polizia. E’ un sistema che ha dato e sta dando risultati positivi”.

Voltiamo pagina. La tutela dell’ambiente marino è il “dna” delle attività della Capitaneria di Porto. Dal punto di vista operativo sono stati quattro gli interventi effettuati a giugno inerenti la prevenzione all’inquinamento. Il litorale catanese ha un grande valore paesaggistico e naturalistico anche per la presenza di una riserva marina protetta come quella dell’Isola dei Ciclopi. Un “tesoro” del mare. “Le aree marine protette – afferma Nunzio Martello – devono essere viste come un occasione di crescita. E’ questo è quello su cui noi stiamo iniziando a lavorare. Abbiamo già fatto un incontro con i responsabili dell’area marina protetta – annuncia – e vedremo di trovare soluzioni percorribili che possano far percepire le riserve non come una limitazione ma come una risorsa”.

Torniamo ai dati operativi dello scorso mese. Sei in totale le persone soccorse, mentre uno è stato il natante in difficoltà che ha ricevuto assistenza. La sicurezza è uno degli obiettivi dell’operazione Mare Sicuro, un dispositivo nazionale già avviato da qualche settimana con un preciso piano d’azione via terra, in acqua e anche con i mezzi aerei. A questo punto corre l’obbligo di fornire i soliti, ma mai scontati, consigli ai diportisti, e anche ai bagnanti. “Ai diportisti – afferma Martello – dico di comportarsi secondo il buon padre di famiglia e quindi nel rispetto delle regole che ci sono e nel rispetto della libertà dell’altro. Per i bagnanti invece – aggiunge – ricordo di rimanere all’interno della fascia di balneazione, di fare in modo che in mare siano realizzate quelle attività di libera fruizione dell’attività marina e in spiaggia di non disturbare chi mi sta accanto”.

Martello ha un chiodo fisso che si chiama prevenzione: “Quello che cercherò di trasmettere sia ai miei uomini che agli utenti del mare è la prevenzione. La Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera hanno necessità di fare prevenzione e non soltanto repressione, sarebbe un fallimento fare solo repressione”.

In tema di attività ispettiva ecco il consuntivo per giugno 2015: 1 controllo di security alle port facilities, 2 sulla pesca, 6 in materia diportistica, 18 sul demanio, 28 per la viabilità al porto, 18 per l’attività balneare, 6 in materia di inquinamento, 1 in materia archeologica, 2 per altri settori. Da queste operazioni sono state contestate diverse infrazioni: 1 in materia di ordinanze balneari, 3 per il demanio, 1 per la pesca, 8 per accesso non autorizzato al porto o divieto di sosta. Tre in totale gli atti emanati in tema di demanio marittimo.

Tolleranza zero, infine, contro la pesca illegale. Sono 1460 i chili di pesce (escluso il novellame) sequestrato, oltre a una rete con relativa attrezzatura. “La pesca deve essere vista come una risorsa – spiega Martello – che però deve essere gestita: perché il rischio concreto è che le generazioni future avranno grosse difficoltà in questo settore. La pesca non è una risorsa inesauribile”.

Settimane intense, insomma, quelle di esordio del contrammiraglio Martello alla guida della Capitaneria di Porto che ha già messo la sua “firma” anche a livello organizzativo. Un ritorno a casa per l’avvocato 56enne, siciliano e orgoglioso di esserlo. “Sono contento di lavorare per la mia terra” – chiosa.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI