“Bisogna esprimere apprezzamento per la scelta di Raffaele Lombardo, che, così come mi aveva anticipato personalmente, si è dimesso prima del pronunciamento del gup. E’ un buon esempio, che va indicato quando come in questi momenti torna d’attualità la questione morale”. Parola di Gianfranco Fini.
Il presidente della Camera, a Palermo per una manifestazione a sostegno di Alessandro Aricò, fa solo un accenno alle vicende giudiziarie del governatore siciliano in un intervento che però tocca più volte il tema dell’opportunità di candidature non limpide: “Ogni cittadino è innocente fino al terzo grado di giudizio – ha continuato l’inquilino più alto di Montecitorio – ma è altrettanto vero che una politica credibile deve avvertire l’opportunità di fermarsi e fare un passo indietro nel caso si riceva un avviso di garanzia”.
In un teatro Politeama a tinte gialle, con tanto di sbandieratori e colonna sonora di Jovanotti, il fondatore di Fli prova a tirare la volata ad Aricò, “che ha mostrato di avere idee diverse da chi finora ha governato la città”.