Post falsi su un farmaco |Diffamato imprenditore

Post falsi su un farmaco |Diffamato imprenditore

I presunti autori dovranno affrontare il processo che si aprirà oggi al Tribunale di Messina.

CATANIA – Altro che concorrenza sleale. Per cercare di rinsaldare la posizione sul mercato del loro farmaco avrebbero iniziato a diffamare e offendere la principale azienda concorrente e di conseguenza l’amministratore attraverso post pubblicati su un sito online alfemminile.it. Una vicenda che dalle pagine virtuali è arrivata sul tavolo della magistratura messinese che ha deciso, al termine delle indagini preliminari scattate nell’estate del 2012, di citare in giudizio Gilber Rigano e la moglie Maria De Caro, ritenuti i presunti autori dei messaggi diffamatori. La prima udienza si terrà oggi al Tribunale di Messina.

Gilber Rigano e la moglie Maria De Caro sono accusati di aver offeso la reputazione dell’imprenditore catanese Fabio Scaccia, amministratore della azienda LJ Pharma, “avendo comunicato a più persone, attraverso “post” pubblicati sul sito www.alfemminile.com, notizie diffamatorie”. L’autrice dei messaggi sarebbe stata la moglie (su istigazione del marito): la donna avrebbe utilizzato nickname di fantasia e totalmente inventati.

Lo scontro è tra le aziende LJPharma, di cui è amministratore Fabio Scaccia, e la Lo.Li. Pharma, in cui lavora Rigano, uno degli imputati. Le due operano in due aree terapeutiche: ginecologia ed endocrinologia. La “battaglia” è nata in particolare per la commercializzazione della linea di prodotti denominata “Inofolic” , della Lo.Li.Pharma, e la  “Chirofol” della LJPharma.

Tra giugno 2011 e marzo 2012 attraverso nickname fittizi i due imputati, marito e moglie, avrebbero pubblicato notizie “atte a screditare la validità del prodotto Chirofol e la serietà della azienda LJ Pharma”. Addirittura avrebbero confezionato “notizie false” sull’efficacia dei prodotti commercializzati dall’azienda amministrata dall’imprenditore catanese. Gli imputati sarebbero arrivati a “postare” sul portale molto seguito dalle donne e quindi potenziali fruitori del farmaco studi e analisi scientifiche non veritieri sui prodotti della linea Chirofol.

 

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