Poste Catania: "Estate incandescente per i dipendenti" - Live Sicilia

Poste a Catania, Ugl: “Estate incandescente per i dipendenti”

La nota del sindacato: "Portalettere al lavoro durante le ondate di calore, uffici senza personale"

CATANIA – “In Poste italiane, per quanto riguarda l’area metropolitana di Catania, la situazione è ormai incandescente. Ci sono contesti aziendali al collasso e impiegati giunti allo stremo delle forze psicofisiche per le mansioni e i turni che devono svolgere anche in condizioni non di certo agevoli”: lo afferma in una nota il segretario provinciale della federazione Ugl Comunicazioni Simone Summa.

Poste a Catania, i problemi

“Non è normale – aggiunge – che nei giorni scorsi con temperature eccessivamente elevate nelle ore più calde abbiamo rilevato per le strade portalettere costretti a dover portare a casa la performance giornaliera. È ovvio che qualcuno di essi alla fine ha avuto malori e ha dovuto ricorrere all’assistenza del 118. Per non parlare poi del caso di coloro che operano dietro allo sportello, a volte anche in formazione mono operatore in uffici postali dove ci sono diverse postazioni e l’utenza è rilevante. Ci sono stati casi in cui i direttori hanno dovuto prendere il posto di colleghi operatori assenti, pur di garantire l’apertura dell’ufficio”.

“È assolutamente assurda – continua Summa – una situazione del genere, soprattutto quando in queste giornate si sta erogando la carta statale ‘Dedicata a te’ e stanno arrivando dall’Inps i messaggi di blocco del reddito di cittadinanza a tutti i beneficiari che ancora non sono stati presi in carico dai servizi sociali”.

“Quello estivo – conclude Summa – è un problema che puntualmente si presenta ogni anno e proprio per questo non comprendiamo come tutte le volte sia l’improvvisazione a dovere prendere il sopravvento. A Catania abbiamo pertanto necessità di organici stabili e non il continuo ricorso a dei contratti a tempo per lavoratori che vengono spremuti fino ad essere poi buttati via. C’è anche bisogno di maggiore sicurezza, specialmente in tutte quelle sedi che sono ritenute più a rischio e dove attualmente il servizio di vigilanza è stato soppresso”.


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