CASTIGLIONE DI SICILIA – Le Poste Italiane, nel nome del risparmio, chiudono gli uffici periferici, mai iI Tar li riapre. E’ accaduto a Passopisciaro, una frazione di poche anime di Castiglione di Sicilia, dove il piccolo ufficio, era aperto tre giorni a settimana con un unico dipendente, gli altri tre giorni, lo stesso impiegato andava ad aprire un altro piccolo ufficio nella frazione di Solicchiata. Ma da qualche mese non è più così. Le Poste Italiane, inspiegabilmente avevano chiuso l’ufficio, nel nome del risparmio, privando i cittadini di un efficace servizio.
A Passopisciaro, infatti, non esistono banche, e l’unico posto dove poter pagare le bollette era il piccolo ufficio postale, così anche per ritirare le pensioni. Il posto più vicino per questi servizi, era rimasto Solicchiata o Castiglione, raggiungibili solo con mezzi di trasporto, e a diversi chilometri di distanza. Dopo la chiusura, il sindaco di Castiglione di Sicilia, Salvatore Barbagallo, sentendosi privato di un essenziale servizio, ha immediatamente presentato ricorso al Tar, presso la Terza Sezione di Catania, dove il presidente Facente Funzioni Gabriella Guzzardi, ha disposto l’immediata riapertura dell’ufficio, motivandola con il fatto che l’ufficio è ormai da molti anni aperto, e che i cittadini non potevano andare a Solicchiata, tra l’altro aperto solo 3 giorni a settimana, per le loro pratiche o pagamenti. Il 30 gennaio 2013, ci sarà la camera di consiglio per la trattazione generale, ma al momento, i cittadini di Passopisciaro hanno avuto partita vinta, rivedendo aperto il piccolo ufficio.