PALERMO – Una raffica di rapine che si trasforma in emergenza. E’ quella ai danni degli uffici postali della città, in particolare nelle filiali che si trovano nei quartieri popolari e nel centro storico. A lanciare l’allarme e a chiedere provvedimenti concreti è il sindacato Lavoratori Poste Cisl, che punta il dito contro la riduzione del budget riservato alla sicurezza nei vari uffici, specie in quelli considerati più a rischio.
Tra questi ci sono le succursali di via Antonio di Rudinì, via Gaspare Palermo e l’ufficio che si trova al Villaggio Santa Rosalia, già presi di mira più volte nelle scorse settimane da malviventi fuggiti con bottini che variano dai trecento ai cinquecento euro.
“Tornare a parlare di vigilanza armata negli uffici postali della città sembra assurdo – dice il segretario e coordinatore territoriale Maurizio Affatigato – ma dobbiamo constatare che le rapine sono nuovamente aumentate. Il servizio ci aveva infatti garantito una maggiore sicurezza, ma dall’inizio di febbraio molte guardie giurate sono state rimosse e questo è il risultato”.
Una decina gli uffici ripetutamente presi di mira, con una media di una rapina al giorno: “I lavoratori convivono ormai con la paura – aggiunge Affatigato – e tremano ogni volta che negli uffici entra qualcuno con un cappuccio, un cappellino o una visiera. Non bisogna considerare soltanto l’aspetto economico di questo fenomeno così preoccupante, ma quello umano e morale. I dipendenti restano pietrificati dal terrore, non possono svolgere la propria attività in tranquillità. Chiediamo quindi che il budget precedentemente destinato ai vigilantes venga ripristinato”.
Risale soltanto a pochi giorni fa il colpo nell’ufficio di via Calogero Nicastro, dalle parti del Civico. Due giovani a volto coperto, hanno fatto irruzione nell’agenzia e hanno intimato agli impiegati di consegnare loro il denaro disponibile. Qualche giorno un’altra rapina è stata messa a segno in via Gaspare Palermo. In azione, ancora una volta, sono entrati due giovani: uno è rimasto nei pressi dell’uscita un secondo con un balzo è riuscito a superare il bancone e minacciare i dipendenti. Poi ha preso i soldi che si trovavano nelle casse.
Ma nel mirino, poche settimane fa, è finita anche la succursale di via Enrico Toti, tra corso Tukory e via Ernesto Basile. In quell’occasione il colpo è stato messo a segno da un rapinatore solitario che ha fatto irruzione nei locali mentre erano ancora presenti decine di utenti. “Non si risparmia sulla pelle dei lavoratori – conclude Affatigato – questa situazione rappresenta una priorità”.