PALERMO – “Posteggiamo i posteggiatori”. E’ questo il nome di un gruppo su Facebook ideato da alcuni giovani palermitani che hanno deciso di combattere quella considerata ormai da tutti una vera piaga per la città. In occasione di una riunione a cui hanno preso parte alcuni membri del gruppo, insieme alle associazioni Palermo Indignata e Isola Surf, sono state proposte delle iniziative per contrastare il racket del posteggio. Tra queste la sottoscrizione di una petizione che verrà presentata al Comune, per richiedere la repressione del fenomeno mediante l’applicazione di sanzioni ai danni dei parcheggiatori abusivi.
Nato circa sei mesi fa, il gruppo conta oggi più di 2600 iscritti. In una città in cui il pizzo del parcheggio è una vera deriva sociale, alcuni giovani vogliono invitare i concittadini a ragionare su cosa significhi “pagare quel caffè”. “Abbiamo deciso di organizzare questa riunione – dice Gaetano Crivello, amministratore del gruppo su Facebook – per provare ad aggregare le varie associazioni che si occupano del bene di Palermo, per fare gruppo”. “Vogliamo dare – gli fa eco Marco Romeo, membro di Posteggiamo i Posteggiatori – forza e risonanza a tutti i movimenti di Palermo. L’idea è nata dall’aver constatato che da soli non si riesce a fare tanto”.
Tra le iniziative promosse dal gruppo, anche un flash mob, intitolato “Del caffè me ne infischio”, che si è tenuto lo scorso 22 dicembre per ribellarsi, “infischiandosene” del caffè, alla piaga dell’abusivismo dei custodi delle macchine. In seguito all’evento, i presenti hanno firmato una petizione in cui si richiede la sottoscrizione di un’ordinanza comunale che riconosca la figura dei posteggiatori, affinché possano essere considerati sanzionabili. La petizione sarà presto presentata al sindaco di Palermo.
Italiani o stranieri, di passaggio o stagionali, giovani o anziani, i posteggiatori abusivi sono davvero ovunque e costituiscono uno dei motivi maggiori di stress per gli automobilisti “costretti” a elargire un euro o più, anche nelle zone provviste di strisce blu. Quella del pagamento del posteggiatore abusivo è, infatti, considerata ormai da tanti un’abitudine, fomentata dalla paura di minacce o ritorsioni ai danni delle proprie automobili. “Quello di cui bisogna rendersi conto – osserva Gaetano Crivello – è che si tratta di un vero e proprio pizzo che non ha nulla di diverso da quello pagato dagli esercenti dei negozi”.
