PALERMO – “Attendo il parere dell’avvocato distrettuale dello Stato, ma in linea di massima l’ipotesi della requisizione di Amia è difficile da realizzare”. Lo dice il prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, parlando della possibile soluzione ‘individuata’ dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando per risolvere la vertenza Amia, la società partecipata dal Comune, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in città, che rischia di fallire, e che, insieme alla collegata Amiessemme, occupa 2.252 persone, dopo aver incontrato i sindacati.
“Sarebbe più facile, in caso di fallimento, la soluzione del fitto di ramo d’azienda al Comune – aggiunge il prefetto -, sempre che i giudici non decidano di affidare la gestione al curatore fallimentare, dato che l’azienda svolge un servizio essenziale”. Postiglione su richiesta dei sindacati, durante la riunione, ha anche contattato il sindaco per concordare un incontro con le organizzazioni dei lavoratori. La riunione si terrà questo pomeriggio alle 19 a Villa Niscemi. Da 10 giorni i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione del personale, e il servizio di raccolta procede a rilento. Palermo è invasa dalla spazzatura e i cittadini sono esasperati.
