Precari a rischio, D'Alia: | "La Regione intervenga" - Live Sicilia

Precari a rischio, D’Alia: | “La Regione intervenga”

Il ministro D'Alia

di GIADA LO PORTO Il ministro D'Alia, a Palermo in occasione del Comitato provinciale Udc, ha affrontato il nodo precari. “Il governo nazionale ha fatto la sua parte, adesso spetta alla Regione intervenire tagliando la spesa”.

 

Il ministro a Palermo
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PALERMO – “Il governo nazionale ha fatto la sua parte, adesso c’è la necessità che la Regione intervenga e che lo faccia subito”. A parlare è il ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia, giunto a Palermo per partecipare al Comitato provinciale Udc. Il tema è il futuro incerto dei circa ventimila precari siciliani.

“Non abbiamo mai fatto venir meno la nostra disponibilità e continueremo a lavorare con il presidente Crocetta – dice il ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione -. Intendiamo dare una mano e fare il possibile per prorogare i contratti a termine per i dipendenti. E’ chiaro, però, che adesso c’è bisogno di un segnale forte ”. Il richiamo è palese ed è rivolto all’amministrazione regionale rea di “non aver tagliato e avviato apposite misure di razionalizzazione della spesa”. Il monito, dunque, è indirizzato in prima persona alla giunta con la speranza che “questa sia la volta buona – prosegue -. Nel 2010 lo Stato è intervenuto con una legge per garantire la stabilizzazione dei precari siciliani e la Regione ha lasciato correre, adesso l’urgenza è quella di avviare un percorso dei tagli di spesa che servano a finanziare le stabilizzazioni”.

Poi corregge il tiro: “Non bisogna puntare il dito esclusivamente contro il governo Crocetta, la responsabilità è soprattutto delle amministrazioni che lo hanno preceduto”. Sulla ‘scissione’ del Pdl e sul futuro del governo D’Alia sembra non volersi sbilanciare: “Non so se si tratti di una scissione o meno. Noi stiamo ai fatti e alle dichiarazioni di fiducia al governo Letta che tra l’altro il Parlamento ha ampiamente ridato qualche settimana fa – dichiara -. Penso che gli italiani abbiano bisogno di un governo stabile per uscire dalla crisi e non di discussioni che servono solo a complicare la vita e l’operato delle istituzioni”. Quando si parla, infine, della mozione di sfiducia al presidente Crocetta, che sarà discussa martedì in Aula, e di una possibile interruzione dei rapporti tra Roma e la Sicilia le parole sono concise e la replica lapidaria: “Ma … io questo non lo credo, non lo so e sicuramente non siamo interessati alla mozione di sfiducia”.


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