Precari covid, Asp: proroga di 15 giorni ‘costa’ 900 mila euro

Durante l’emergenza Covid abiamo messo in campo somme ingentissime. E’ stato inevitabile, ma forse la spesa andava qualificata meglio rispetto alla reale efficacia della stessa. In special medo sotto l’aspetto non solo strettamente medico ma socio sanitario. A tal proposito racconto la mia esperienza. Vaccinato con tre dosi vengo contagiato subito dopo la cessazione della fase emergenziale, quindi dopo il 31 marzo. Succede di sabato, ho sintomi tipici, i laboratori di analisi sono chiusi, le farmacie aperte sono quelle di turno e il tampone rapido che posso fare è quello del tipo “fai da te” e pagatelo da te. Bene adesso ci vuole il molecolare, come devo fare? Semplice, da “positivo” a quello casalingo, lunedi mattina te ne vai in giro, ti cerchi un laboratorio, ti sottoponi al tampone che costa 50 euro, ti paghi pure quello e poi te ne torni a casa. Se ti va di essere rispettoso degli altri. Oppure, visto che ormai sei in giro, passi al bar, vai a fare la spesa al supermercato e dove ti pare, perché ancora lo sai solo tu che sei stato contagiato. E dopo, durante il periodo di isolamento qualcuno si interesserà a te, fosse solo per vedere come stai o per controllare cosa fai? No! E allora, siamo sicuri che quella montagna di soldi che stiamo spendendo non poteva e doveva essere in parte impegnata diversamente?